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03/03/2000

Presentato in Regione l’accordo fra l’Ancopesca ed un grande gruppo libico del settore pesca

I dirigenti d’un’importante gruppo libico operante nel settore pesca, la Southern Mediterra-nean, sono stati ricevuti in Regione, accompagnati dall’Amministratore delegato e da un Consigliere dell’Ancopesca (Massimo Virgili e Giuseppe Cingolani), la nota impresa anco-netana di trasformazione del pesce, per presentare l’accordo commerciale ed industriale raggiunto dalle due aziende: il primo fra Italia e Libia dopo la fine dell’embargo internazio-nale nei confronti del Paese di Gheddafi, durato anni. Si tratta della creazione di una società mista che favorirà interscambi che opererà anche in altri comparti dove la sinergia potrebbe portare interessanti sviluppi per le economie di en-trambe le aree. L’Italia era il più importante partner commerciale libico ed in particolare molte aziende marchigiane intrattenevano rilevanti rapporti d’affari, tanto che in alcuni casi (vedi il mer-cato degli elettrodomestici), in quel mercato vengono ancora mantenute situazioni di lea-dership assoluta di nostre imprese. L’accordo Ancopesca-Southern Mediterranean si realizza con varie modalità ed investi-menti di alcuni miliardi che porteranno know how alla Libia e materie prime verso l’Italia. La Southern M., peraltro, può operare sia nelle proprie acque territoriali che in quelle dei Paesi confinanti e rappresenta una ‘chiave d’accesso’ in ben dieci nazioni africane con cui Gheddafi ha aperto forme di collaborazione. Un ottimo motivo, è stato precisato, per programmi a vasto raggio anche in altri settori. Come quello calzaturiero al quale la Libia può fornire ingenti quantità di pellami e verso la quale può dirigere maggiori partite commerciali, già ora presenti su quel mercato grazie al lavoro di piccoli imprenditori. Una novità importante, oltretutto, è la recente legge libica che garantisce gli imprenditori internazionali che vogliano investire o commerciare con quel Paese. Un quadro complessivo che non ha trovato ‘distratta’ la Regione Marche la quale ha preci-sato che nel prossimo futuro l’accordo potrà essere utilizzato come apripista ad altre espe-rienze che vedranno protagoniste o coordinatrici le istituzioni della nostra regione.