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29/02/2000

ADOTTATO IL PIANO REGIONALE ATTIVITA' ESTRATTIVE. RISPETTATI GLI IMPEGNI ASSUNTI DALL'ASSESSORATO.

Nella seduta di ieri la giunta regionale ha adottato la proposta di Piano regionale delle Attività estrattive. L’adozione del PRAE rappresenta un atto significativo per avviare una nuova fase per il settore delle attività estrattive delle Marche. Con l’adozione della proposta di PRAE viene rispettato un impegno che l’Assessorato alle attività estrattive aveva assunto nei confronti della comunità regionale, al fine di offrire nuove certezze allo sviluppo delle imprese e dell’occupazione e alla salvaguardia delle esigenze ambientali. La decisione della giunta fa scattare, infatti, l’avvio delle procedure formali di concertazione e consultazione con le categorie economiche, le Province e gli altri Enti locali, le forze sociali ed ambientaliste. Ora questi soggetti potranno presentare osservazioni ed indicazioni alla proposta di PRAE, secondo le modalità previste dalla legge regionale. La giunta ha deciso di dare forte impulso alla prosecuzione della concertazione con le parti presenti al CES, alla Conferenza delle Autonomie ed in particolare con le Province, al fine di valutare le aree critiche rilevate e creare la necessaria collaborazione ed integrazione tra gli strumenti della programmazione regionale e quelli provinciali. Successivamente allo svolgimento della fase di consultazione, il Consiglio regionale potrà esprimersi per l’approvazione di questo importante atto di programmazione. Spetterà poi alle province elaborare i propri Piani territoriali per la disciplina delle attività estrattive entro sei mesi. La giunta regionale, sulla base delle indicazioni del Comitato Economico e Sociale e della Conferenza delle Autonomie, si è anche impegnata ad approfondire e risolvere alcune problematiche specifiche, riguardanti alcuni materiali soprattutto nella provincia di Pesaro-Urbino. In particolare, è stato previsto l’approfondimento delle possibilità di considerare i calcari stratificati e “maiolicati” come materiali di difficile reperibilità e non sostituibili con altri. Per quanto riguarda la maiolica, gli affioramenti sul terreno non sono presenti con la stessa frequenza su tutto il territorio regionale; per esempio in provincia di Pesaro-Urbino esistono poche aree di affioramento ubicate sulla parte sud del territorio provinciale. Per la corniola gli affioramenti sono sicuramente meno estesi rispetto a quelli della maiolica e addirittura scompaiono nella parte centro-nord della provincia di Pesaro. L’esercizio di attività estrattive su questi particolari affioramenti potrebbero subire condizionamenti da alcuni vincoli imposti dal Piano Paesaggistico Ambientale Regionale. E’ stato anche messo in evidenza il problema delle ghiaie e delle sabbie, presenti quasi esclusivamente nelle pianure alluvionali, in funzione delle norme di salvaguardia previste dalla normativa sul rischio idrogeologico, in corso di approvazione.