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11/02/2000

COSTITUITA LA SEZIONE DELLE MARCHE DELL’OSSERVATORIO DEI LAVORI PUBBLICI

Il presidente dell’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, prof. Francesco Garri, e l’assessore regionale Bruno Di Odoardo hanno siglato un protocollo attuativo dell’intesa di cui all’articolo 4, comma 14, della legge 11 febbraio 1994 n.109 (c.d.”Legge Merloni”), per la costituzione della Sezione regionale delle Marche dell’Osservatorio dei lavori pubblici. Responsabile della Sezione, che avrà sede presso il Servizio Lavori Pubblici della Regione, sarà l’ing. Michele Pierri del medesimo Servizio. E’ questo un momento fondamentale della riforma del settore dei lavori pubblici attuata dalla “legge Merloni”, che giunge dopo una lunga serie di incontri tenutisi tra l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. All’Osservatorio dei lavori pubblici, infatti, la legge assegna importanti compiti di raccolta ed elaborazione dati concernenti i lavori pubblici eseguiti su tutto il territorio nazionale. Tutte le stazioni appaltanti, così come definite dalla legge, sono tenute a comunicare i dati relativi agli appalti posti in essere, da quelli relativi ad affidamenti ed aggiudicazione a quelli relativi al collaudo. Le sezioni regionali dell’Osservatorio saranno l’unico punto di riferimento a livello locale per le stazioni appaltanti, comprese quelle statali con articolazioni regionali. Le Marche sono una delle dieci regioni che non hanno fallito l’appuntamento di costituire la sezione dell’Osservatorio in tempo utile per l’entrata in vigore degli obblighi di legge per le stazioni appaltanti, prevista per il prossimo 1° marzo 2000. Sono in fase di predisposizione la formazione e l’informazione del personale delle stazioni appaltanti nonché gli strumenti informatici per l’agevole gestione dei dati da comunicare. “Si corona così – ha sottolineato Di Odoardo - a 4 anni di distanza dalla fondazione di ITACA (Istituto per la trasparenza, l’aggiornamento e la certificazione per gli appalti), l’Ente che ho concorso a promuovere personalmente in concerto con le altre Regioni, uno degli obiettivi strategici previsti proprio dallo Statuto di detta Società, che mira in primo luogo a rendere trasparente alla generalità dei cittadini come vengono affidati i lavori pubblici.”