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14/02/2000

CARTA DI FONTE AVELLANA, ORGANI DI CONCERTAZIONE

Il “Tavolo di concertazione per l’attuazione della Carta di Fonte Avellana” rappresenta la sede permanente all’interno della quale Regione Marche, autonomie locali e parti sociali concordano e verificano gli interventi e le politiche a favore della montagna. E’ composto da un rappresentante per ogni ente o associazione firmataria o aderente alla Carta. Lo ha stabilito la Giunta regionale, che ha approvato uno specifico protocollo d’intesa concordato tra i firmatari della Carta di Fonte Avellana. Il presidente della Giunta regionale è stato autorizzato dall’esecutivo a sottoscriverlo. Alla stesura del testo ha contribuito il Cnel (Comitato nazionale per l’economia e il lavoro). La Carta di Fonte Avellana, firmata il 18 maggio 1996 presso l’omonimo eremo ai piedi del Monte Catria (Serra Sant’Abbondio – Pesaro), sancisce l’impegno tra Regione, Province, Comunità montane, cooperazione, la Finanziaria regionale e la comunità monastica in favore dello sviluppo dell’economia montana e della sua promozione. L’accordo approvato dalla Giunta regionale, regolamenta gli strumenti di concertazione prevista dalla carta, individuando sedi e strutture, anche tecniche, in cui possono trovare concreta attuazione le scelte promosse dai firmatari del documento. Il Tavolo di concertazione, in definitiva, è chiamato a coordinare e verificare l’attuazione dei progetti di sostegno delle zone montane. Procede anche all’aggiornamento periodico dei contenuti del patto sottoscritto a Fonte Avellana. (r.p.)