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04/02/2000

PIANO FIERISTICO 2000, CALENDARIO REGIONALE DELLE MANIFESTAZIONI ALL'ESTERO

Nell’anno 2000 la Regione Marche parteciperà a 24 manifestazioni fieristiche all’estero, prevedendo di coinvolgere oltre 510 aziende marchigiane. L’intervento promozionale sarà finanziato con 4 miliardi di lire: 2 miliardi e 600 milioni regionali, 2 miliardi stanziati dal ministero per il Commercio con l’Estero. Rispetto al 1999, la Regione sarà presente a 6 manifestazioni in più (lo scorso anno ha partecipato a 18 fiere), e coinvolgerà un numero maggiore di aziende (nel ’99 erano circa 314). Le aree geografiche particolarmente interessate dalle manifestazioni fieristiche, vista l’attuale forza del dollaro, saranno quelle del Centro-Nord America. La Regione sarà comunque presente anche in Europa, in Russia e negli Stati del Medio ed Estremo Oriente. Questi dati sono stati forniti dall’assessore regionale alle Attività Fieristiche all’Estero, Giulio Silenzi, nel corso di una conferenza stampa di presentazione del Piano promozionale 2000 delle manifestazioni fieristiche internazionali. “Grazie all’intesa tra Regione, Camere di commercio, associazioni economiche, rappresentanti dell’industria e dell’artigianato - ha affermato Silenzi - è stato possibile concordare un calendario condiviso di manifestazioni, per raccordare la presenza delle Marche in occasione delle principali fiere internazionali. Una sorta di cabina di regia tra soggetti pubblici e privati che costituisce una novità importante per le Marche. Come comunità regionale, infatti, riusciremo ad imporci sui mercati mondiali solo se sapremo fare sistema. Nel futuro il commercio con l’estero (se riusciremo ad incrementarlo e ci sono le possibilità di farlo) rappresenterà il settore che consentirà alle attività produttive di crescere ancora, garantendo e migliorando i livelli occupazionali”. Le Marche, come sottolineato da Silenzi, hanno stabilito una stretta collaborazione con il ministero per il Commercio con l’Estero. E’ stato sottoscritto un accordo triennale per incentivare la promozione all’estero, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’immagine dell’intervento pubblico. L’accordo prevede uno stanziamento complessivo di 4 miliardi: 2 statali e 2 regionali. “Recentemente, a Bologna – ha detto l’assessore - il ministro Fassino ha fatto il punto su questi accordi con le Regioni, evidenziando come le Marche siano, a livello nazionale, la Regione che ha utilizzato di più le risorse ministeriali, superando anche quello di altre realtà regionali che vantano un potenziale economico maggiore di quello marchigiano”. Una maggiore flessibilità di organizzazione della presenza marchigiana all’estero, rispetto al passato, è stata sottolineata dal dirigente dell’Area Economica della Regione Marche, Pietro Marcolini. Marcolini ha sottolineato l’attenzione con cui le Marche, in particolare, guarderanno alle manifestazioni fieristiche della Cina (una nazione che da anni segnala trend di crescita particolarmente positivi) e del Messico (“un mercato importante per riesportare i prodotti in quello ben più fluente degli Stati Uniti d’America”). Proprio per incentivare la presenza internazionale delle Marche, ha anticipato il dirigente, “per la prima volta la Regione ha introdotto il finanziamento di misure specifiche per l’internazionalizzazione nell’ambito degli interventi finanziabili con i fondi europei dell’obiettivo 2, che opera nelle aree svantaggiate della regione”. La vitalità del sistema agroalimentare sui mercati esteri è stata, invece, evidenziata da Mariano Landi, dirigente del servizio Valorizzazione delle Produzioni. Nel decennio 1989/99, solo il settore vinicolo, ha fatturato oltre 40 miliardi di “esportato”. L’obiettivo, per tutto il sistema agroalimentare marchigiano, è quello di arrivare a esportare la metà del fatturato annuo. “Un traguardo non irraggiungibile, se si pensa che, per due anni consecutivi, due vini marchigiani sono stati classificati come i migliori del mondo”. (r.p.)