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25/01/2000

LA COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA VITO D’AMBROSIO

Il presidente della giunta regionale, Vito D’Ambrosio, ha svolto nel corso della seduta del Consiglio una comunicazione sui problemi connessi all’inchiesta del campo delle Regioni di Valona. “E’ innanzitutto doveroso sottolineare – ha esordito D’Ambrosio - che la Regione Marche è totalmente estranea a quanto è emerso dagli sviluppi dell’inchiesta sulla gestione del campo profughi di Valona. E’ anzi acclarato, e riconosciuto dagli stessi inquirenti, che la Regione Marche non ha avuto rapporti di alcun genere col presunto boss albanese Rhami Isufi. La missione marchigiana non ha preso alloggio presso l’hotel Bologna, di proprietà del suddetto, né si è rifornita presso il suo magazzino; della limpida condotta della nostra delegazione si deve dare atto all’assessore Di Odoardo, responsabile della nostra presenza a Valona, che operò tali scelte sulla base delle notizie e delle informazioni raccolte sul posto. Si ribadisce pertanto all’assessore Bruno Di Odoardo la stima, l’apprezzamento e la solidarietà del presidente e del Governo regionale.” “L’assessore Di Odoardo ha chiarito in modo esauriente con uno specifico comunicato, - ha poi aggiunto il presidente - la sua posizione, la cui correttezza è sottolineata dal mandato conferito al suo legale per la querela nei confronti di Todisco. Dato che la stampa, però, collega la vicenda di Valona con il sisma del ’97 si ribadisce che, a tutt’oggi, non risultano avviate indagini dalle procure marchigiane per quanto riguarda l’attività della Protezione Civile nei territori della nostra regione colpiti dal sisma. Per quanto concerne l’utilizzo dei fondi gestiti direttamente dal Commissario straordinario mi sento di escludere qualsiasi illecito: ci sono stati pochissimi casi di illegalità (persone che non avevano i requisiti per beneficiare delle provvidenze) che noi stessi abbiamo provveduto a denunciare alla Magistratura.” “Tutto ciò detto, - ha infine concluso D’Ambrosio - sono pienamente fiducioso che la magistratura saprà chiarire tutti gli aspetti della delicata vicenda connessa alla Missione Arcobaleno accertando la verità ed eventuali responsabilità in tempi apprezzabilmente rapidi. Quanto al nuovo incarico affidato al prof. Barberi e che la stampa presenta come una promozione-rimozione, si tratta in realtà di una decisione già presa nel novembre scorso quando si stabilì che a dirigere l’Agenzia prevista dalla riforma Bassanini sarebbe andato proprio il sottosegretario alla Protezione Civile di cui non possiamo che ribadire il grande impegno profuso durante la il soccorso alle popolazioni terremotate.”