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lunedì 10 novembre 2025  17:26 

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha partecipato questa mattina a Matelica all’inaugurazione del nuovo Parco urbano intitolato a “Maria Fiorella Conti”, prima donna sindaco della città e della provincia di Macerata, scomparsa lo scorso anno. 

“Un intervento che restituisce valore a un’area che appartiene alla memoria, alla cultura storica del luogo e che proietta questi spazi nel futuro della città – l’intervento del presidente Acquaroli - è un ottimo progetto che va a coniugare lo sport, l’ambiente, ma anche il commercio e il verde urbano, conserva la vocazione di questo luogo e l'anima di una comunità e restituisce spazi alla socialità. Infine, è un intervento funzionale e importante, e per questo ringrazio l'amministrazione comunale e tutti coloro che hanno collaborato per la sua realizzazione”.

Il presidente ha espresso la sua gratitudine per l'impegno dell'amministrazione comunale di Matelica e di tutti i soggetti coinvolti nel progetto sottolineando l’importanza di interventi di riqualificazione anche ai fini della ricostruzione post-sisma e del rilancio socio-economico del territorio.

“Questi spazi – ha aggiunto Acquaroli – hanno avuto una rilevanza per tante generazioni, un’importante valenza sociale. Il campo sportivo per decenni è stato il punto di ritrovo di tante generazioni, di tanti giovani giocatori, delle loro famiglie e degli amici che erano spettatori. Allora questi luoghi possono prendere una nuova vita, una nuova destinazione e dare un nuovo servizio alle comunità. Sappiamo che la sfida delle sfide è il rilancio socio-economico. Non è una sfida facile. È una sfida complessa, dettata anche dalla grande trasformazione che è in essere: una trasformazione commerciale e tecnologica. È una sfida politica, sociale, urbana, che dobbiamo affrontare insieme e credo che l’ingrediente più importante sia la coesione che deve partire dalle istituzioni, mettendosi al servizio delle comunità, del territorio, dei giovani, i quali devono avere sempre la nostra più grande attenzione, poiché essi devono essere gli attori del futuro e per farlo dobbiamo dare loro le opportunità che noi abbiamo avuto, progettando spazi, fissando una strategia, e mettendoli in condizione di essere protagonisti fin da subito della società in cui vivono”.