Terremoto Marche

Comunicati Stampa

05/06/2017

Parte RisorgiMarche, presentato a Roma il festival musicale di solidarietà ideato e promosso da Neri Marcorè. Dal 25 giugno al 3 agosto, 13 concerti gratuiti nei luoghi del sisma per una concreta ripartenza

“Ci eravamo già sentiti con Neri Marcorè nei giorni delle scosse e mi aveva subito detto: voglio fare qualcosa per le Marche. Eccoci dunque a RisorgiMarche, un segnale concreto di ripartenza e di ricostruzione delle comunità che passa anche attraverso la Musica. Il significato e l’obiettivo sono restituire quei luoghi bellissimi e straordinari alle persone, riportare i turisti ad ammirare le bellezze artistiche e culturali dei dintorni, far rivivere e riappropriarsi di quei paesi“. Così il presidente della Regione Marche , Luca Ceriscioli, questa mattina a Roma alla Casa del Jazz per la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa RisorgiMarche, il festival di solidarietà ideato e promosso dall’attore marchigiano che si articola in 13 concerti gratuiti, dal 25 giugno al 3 agosto, in altrettante date e località nei comuni del cratere. “Si mette in moto quindi una macchina per il ritorno – ha proseguito il presidente - perché la ricostruzione non è solo materiale e insieme stiamo tutti lavorando per una ripartenza. Dunque grazie a Neri Marcorè per quello che sta facendo. Lui comprende bene i tratti di questo dramma ma anche la voglia forte di rilancio. E’ un bellissimo regalo ai marchigiani e alle Marche”. Alla conferenza stampa erano presenti anche l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni, alcuni sponsor e tre dei tredici protagonisti del Festival che nasce sull’onda dei Suoni delle Dolomiti, Niccolò Fabi, che aprirà RisorgiMarche, Luca Barbarossa, Toni Bungaro. “RisorgiMarche ricorda il Risorgimento ma è anche un’esortazione a rialzarsi. – ha spiegato Nerì Marcore - nasce dalla volontà di contribuire alla rinascita di una terra messa in ginocchio dalle scosse sismiche registrate l’anno scorso in centro Italia. Il solo territorio marchigiano rappresenta il 57 per cento del totale delle aree colpite. Ero stato ad Arquata i primi di settembre scorso per cercare di capire quale tipo di sostegno concreto potevo portare ai cittadini dell’alto Tronto ma dopo la seconda, violenta scossa del 30 ottobre, mi sono reso conto che se volevo intraprendere un’iniziativa, questa doveva abbracciare tutte le comunità interessate, avere un respiro più ampio di una semplice, per quanto utile, raccolta fondi, per portare affetto e solidarietà a quelle persone costrette a cambiare vita e prospettive da un giorno all’altro. Questo, ovviamente, senza sovrappormi ai compiti della politica. Da allora ha cominciato a prendere forma e corpo l’idea di un festival diffuso nel territorio che potesse richiamare gente da tutta Italia, e magari stranieri, ed è stato naturale pensare al coinvolgimento di artisti di grande levatura, amici di comprovata sensibilità e generosità - tant’è che hanno aderito immediatamente - che rappresentano il cuore di RisorgiMarche. La mia personale riconoscenza e gratitudine a Niccolò, Stefano, Francesca, Roberto e Raffaele, Malika, Daiana, Luca, Rosalino, Enrico, Paola, Toni, Samuele, Daniele, Luca e Fiorella, Dario, Max e Francesco. Tutto nasce da una cena con amici a Porto Sant’Elpidio, un’idea e un’avventura a cui tutti coloro ai quali ho chiesto di partecipare hanno aderito immediatamente.Via via si è allargata fino a diventare quasi una Favola dei Musicanti di Brema. Il paesaggio, la natura, l’ecologia sono il terzo cardine del Festival. I concerti si svolgeranno in siti suggestivi, meravigliosi: i palcoscenici saranno i prati panoramici più belli delle Marche, la scenografia rappresentata dalla cornice dei Sibillini e da cieli azzurri, la luce garantita dalla benedizione e benevolenza del sole pomeridiano. I vantaggi sono molteplici: il bassissimo impatto ambientale, non ci sarà infatti bisogno di luci artificiali e l’energia per la strumentazione sarà garantita da accumulatori; i veicoli a motore verranno lasciati a debita distanza, fuori portata, poiché l'unico prezzo da pagare saranno il sorriso e la buona disposizione, misti al piacere di camminare o pedalare per raggiungere il luogo dello spettacolo insieme alle altre persone. La capienza illimitata: trattandosi di prati, i posti non saranno numerati né tanto meno potranno esaurirsi., senza barriere se non naturali, anche gli artisti che accompagnerò ad ogni concerto saranno a tu per tu con il pubblico. Posti accessibili fin dal mattino e godibili, volendo, anche alla fine del concerto; il pubblico dovrà lasciarsi pervadere dalla proverbiale lentezza marchigiana, lasciando possibilmente a casa stress e preoccupazioni e rispettando gli inviti degli organizzatori e il lavoro degli artisti e degli operatori.” (ad’e)