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Comunicati Stampa

11/04/2019

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DI MACERATA

Il presidente della Regione Marche ha preso parte oggi alla cerimonia per l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università di Macerata. Due gli aspetti importanti che ha voluto evidenziare nell’occasione. Il primo riguarda il rapporto che la Regione ha con il mondo universitario nelle Marche più volte sottolineato nei vari interventi e dimostrato da fatti molto semplici come, per esempio, la nascita di una stazione ferroviaria che si chiamerà Università di Macerata per rafforzare la logistica del territorio. Una relazione feconda, ha rimarcato il presidente, quella tra Regione e Università, nel condividere scelte indirizzi e obiettivi. Sono stati citati anche gli oltre 50milioni di investimenti che in varie forme (fondi europei, risorse per lo coesione e lo sviluppo, ecc) arriveranno all’Università di Macerata per rafforzarne appieno la missione con la riqualificazione delle strutture esistenti e l’apertura i nuovi spazi. Il secondo aspetto, ancora più strategico secondo il presidente, è stato quello di aver scelto di dedicare l’apertura dell’anno accademico alla dimensione internazionale dell’ateneo. Solo un mese fa con la “Via della seta” si è celebrata una grande apertura tra la Cina e l’Italia nel segno di Li Madou, il gesuita matematico maceratese Matteo Ricci uno dei più grandi e conosciuti missionari in Cina, e l’università di Macerata è sede di un centro Confucio . Essere così posizionati in termini di esperienze già maturate e vantare un rapporto internazionale così forte è già una cosa eccezionale, ma questa dimensione si può vivere anche verso altri Paesi rafforzando ancora più l’idea che si può stare in una regione piccola come le Marche ma ciò non esclude la possibilità di ampie relazioni internazionali dove le Università fungono da rispettati ambasciatori. Infine il presidente ha definito un binomio vincente il rapporto tra Università e impresa in termini di alta formazione e dottorati industriali su cui la Regione sta investendo molto. Gli atenei si sono liberati da quel guscio accademico che avevano fino a qualche decina di anni fa e sono diventati essenziali strumenti di crescita per il territorio .