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17/11/2016

EROI DI UNTERLUSS, L’ASSESSORE BRAVI ALLA CERIMONIA DI FOSSOMBRONE: “LA MEMORIA NON È RICORDO, MA IMPEGNO”

“Un esempio per i giovani, per tenere viva la memoria e non ripetere gli errori del passato”. È stato il filo conduttore dell’intervento, a Fossombrone, dell’assessore Loretta Bravi, alla cerimonia di commemorazione in onore di Evandro Luzi, unico marchigiano dei 44 eroi di Unterluss (Germania). L’inaugurazione della Stele alla sua memoria ha riaperto una pagina di storia, ricca di insegnamenti per le nuove generazioni. Dopo l’8 settembre 1943, 214 ufficiali del Regio Esercito si rifiutarono di aderire alla Repubblica sociale italiana. Vennero deportati in Germania e 21 rischiararono la fucilazione da parte delle SS per dissidenza. Altri 44 si offrirono allora volontariamente al posto dei compagni, impressionando, per coraggio, i tedeschi che li deportarono al campo di lavoro di Unterluss. “La memoria non è puro ricordo, ma la capacità di comprendere la storia ed entrare nel quotidiano di chi ha vissuto un’esperienza così devastante come la deportazione - ha ammonito Bravi - Sono la figlia di un deportato e ho con me il diario di mio padre; una grande paternità che, dal dolore delle deportazioni, si è trasformato in generosità e intelligenza sulla vita. Non è eroico odiare i carnefici, ma educare alla libertà come impegno nel quotidiano”. L’assessore ha portato il saluto del presidente Ceriscioli mettendo in evidenza che “la Regione vuole essere attenta a questi momenti, che non sono pura celebrazione o commemorazione, ma la testimonianza di una eroicità semplice e quotidiana, di richiamo per i giovani che corrono il rischio di non comprendere il valore di una testimonianza”. Alla cerimonia di Fossombrone ha partecipato anche Michele Montagano (presidente nazionale vicario Associazione nazionale reduci della prigionia), 95 anni, uno dei 44 ufficiali protagonisti della vicenda, compagno di prigionia del marchigiano Luzi.