Il Museo archeologico, istituito nel 1903 insieme con la Pinacoteca civica da Milziade Santoni, ha sede nel Convento di San Domenico. La collezione raccoglie reperti dal paleolitico all'età romana, mosaici e frammenti di affresco, iscrizioni dedicatorie e funerarie, raccolte numismatiche, collezioni di vasi greci ed italici, frammenti di strutture architettoniche di varia epoca e provenienza. L'esposizione si articola in un Antiquarium e una sezione topografica. Nell'Antiquarium sono esposti importanti nuclei collezionistici. La sezione topografica raccoglie le testimonianze epigrafiche e i reperti relativi all'insediamento preromano, alla città romana ed al territorio nelle varie epoche.
Di grande interesse la Pinacoteca Civica, ricca di capolavori dei pittori camerti che nel Quattrocento incontrarono fortuna in Italia e ai quali nel 2002 è stata dedicata una mostra di valenza internazionale: Olivuccio di Ciccarello, Arcangelo di Cola, Girolamo di Giovanni. Spicca su tutte le opere il manifesto più sorprendente del Quattrocento marchigiano, la splendida tavola dell’Annunciazione e Cristo in Pietà del maestro Giovanni Angelo D’Antonio. Pregevoli sono una grande Croce dipinta del XIII secolo e una bella serie di ritratti dei da Varano, la dinastia che dal XIII al XVI secolo resse la Signoria e il ducato di Camerino.
La visita del polo museale continua con il Museo di scienze naturali dell’Università di Camerino, istituito alla scopo di promuovere la ricerca scientifica, la divulgazione e la didattica museale legate alla natura delle Marche e dell’ Appennino centrale. La collezione si articola in sezioni: una geo-paleontologica che presenta una notevole collezione di vertebrati fossili del Quaternario; una zoologica, con esemplari di fauna regionali.
Il progetto “Il Museo di tutti e per tutti” ha consentito di completare l'iter già avviato dalla struttura dedicato all'abbattimento delle barriere percettive e sensoriali con la realizzazione del rilievo in resina di un particolare dell’Annunciazione di Giovanni Angelo d’Antonio, il manifesto più sorprendente del ‘400 marchigiano per l’impegno prospettico della scena architettonica. Inoltre, è in attivazione il servizio di visita guidata con interprete LIS (a pagamento).