Descrizione
intero bene, L'edificio risale al XVIII secolo, come la maggior parte degli edifici che definiscono la cortina prospettica di Via Pizzecolli. Sotto il volto posto a destra del complesso vi è però, la presenza di un portale in pietra scolpito ed inciso che risale almeno a due secoli prima, questo può far supporre la presenza di preesistenze inglobate nella struttura settecentesca.
prospetto principale, La facciata dell'edificio, risparmiata dalle distruzioni belliche, è da attribuirsi a F.M. Ciaraffoni.
intero bene, Durante i bombardamenti tra il 1943 ed il 1944, il palazzo fu ripetutamente colpito e venne danneggiato soprattutto nella zona retrostante, così come anche i palazzi che si organizzavano sull'antica corte (piazza Vicolo Bonarelli) posta sul retro (un altro palazzo della Famiglia Bonarelli, il Palazzo Buranelli - completamente distrutto dalle bombe - e Palazzo Marcolini).
intero bene, Tra gennaio e giugno del 1972 in Ancona si ebbe una serie di violenti scosse di terremoto e l'edificio, già in precarissime condizioni, fu lesionato in modo grave.
intero bene, Nel 1994 venne chiesta e concessa una variante al progetto del 1988 (concessione edilizia n. 128/94). Il progetto di variante prevedeva il frazionamento del palazzo in sei piccole e medie unità abitative. Gli interventi strutturali comprendevano: restauro del solaio di copertura
intero bene, Nel 1988 venne approvato con concessione edilizia n. 16/88 il progetto di restauro e consolidamento. Gli interventi strutturali comprendevano: restauro dei solai in legno ai piani e del solaio di copertura
intero bene, Nel Foglio 15 alla particella n. 591 dell' "Iconografia della città di Ancona" del 1813 l'edificio che si affaccia su Via Pizzecolli (allora detta Via delle Scuole pubbliche) risulta appartenere a Pietro Bonarelli (dal Brogliardo della città del 1815). Si nota, inoltre, nella mappa l'originaria conformazione del palazzo, un blocco più compatto rispetto all'attuale, sopratutto sul fronte che affaccia sul vicolo posto a sinistra del prospetto principale.
intero bene, Nel "Catasto Urbano della città di Ancona ed annessi" del 1830-1833 l'edificio risulta appartenere a Giulio Bonarelli ma, a differenza degli anni precedenti, alcune parti del palazzo sono date in affitto (i magazzini e parte dell' abitazione).