Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


PALAZZO ROTELLI LAZZARINI

Autore
Onorato di San Cristoforo decorazione soffitti

Tipo
palazzo nobiliare

Descrizione

area di sedime, Sull`area dell`attuale palazzo esistevano alcune costruzioni e spazi pubblici. Nel 1551 Camillo Rotelli, Tesoriere della Marca, acquistò da Giambattista Carubini uno di quegli edifici per 800 fiorini, mentre un'altra casa, confinante con la prima, fu acquistata nel 1558.

intero bene, Nel 1570, molto probabilmente dopo aver demolito i vecchi edifici, fu iniziata la costruzione del palazzo. In assenza di notizie documentarie alcuni autori hanno attribuito il progetto a Pellegrino Tibaldi. L'edificio in questione è probabilmente menzionato in B 03001644 - facendone risalire la costruzione al sec. XVI -, tuttavia la menzione è vaga e contiene alcuni errori (in via Giordano Bruno sono rilevati due edifici diversi con lo stesso numero civico), sicchè la corrispondenza fra dato bibliografico e dato reale è molto dubbia. Essa è stata ricavata per analogia con quanto il Serrra in B 03000270 riferisce circa il complesso di fabbriche sorte lungo l'attuale via Matteotti e attribuibili, secondo alcuni storici, a Pellegrino Pellegrini, detto Pellegrino Tibaldi.

interno, Nel 1573 un non meglio identificato Giovanni veneziano dipingeva, insieme col fratello, in casa Rotelli. La fonte storica non precisa dove e che cosa stessero realizzando i due artisti.

intero bene, Per difficoltà finanziarie intervenute nel 1584 il palazzo fu ceduto, per 6000 scudi, a Pompeo Floriani che successivamente lo ricedette ad Erennio Rotelli. Questi, nel 1593, provvide a pagare il debito di 2500 scudi ma, evidentemente, il saldo era talmente lontano che l'edificio fu assegnato a Modestino Cassini per 3500 scudi. In quell'epoca il palazzo fu valutato 12000 scudi.

corpo nord-ovest, Alla fine del sec. XVI il corpo nord-ovest del palazzo, caratterizzato da un grande portale a bugne in pietra, apparteneva ai Gasparrini in seguito al matrimonio di Luzio Gasparrini con una Rotelli, avvenuto nel 1587.

corpo nord-ovest, Alla morte di Ottaviano Gasparrini, avvenuta intorno al 1655, il corpo nord-ovest del palazzo passò a sua figlia Ludovica, moglie di Francesco Lazzarini.

lapide romana, Nel sec. XVII la lapide romana ancora esistente in loco già si trovava nel palazzo.

interno, All`inizio del sec. XVIII il pittore Onorato di San Cristoforo, frate agostiniano scalzo, avrebbe decorato i soffitti del palazzo. Libero Paci, più genericamente, attribuisce gli affreschi dell'edificio ai seguaci della 'scuola maceratese di pittura del XVIII sec.'.

intero bene, Il 20 maggio 1739 Ludovico Cassini vendette il palazzo ai Lazzarini oer 4300 scudi. Quest'ultimi lo dettero in affitto agli Ascepli ed ai Marefoschi.

cortile, Antonio Lazzarini pose nel cortile del palazzo il busto di Domenico Lazzarini. Nel contempo acquistò da alcuni contadini di S. Maria in Potenza (Porto Potenza Picena) un'altra lapide marmorea con iscrizione che, verosimilmente, fu murata nel palazzo.

intero bene, Secondo Libero Paci il 14 maggio 1830 il palazzo fu venduto dai Lazzarini a Domenico Mignardi. Secondo altri storici, invece, Loreno Lazzarini Compagnoni lo lasciò in eredità nel 1880 al suo pupillo marchese Alesandro Costa, il quale, pochi anni dopo, lo vendette a Umberto Mignardi.

intero bene, Tra il 1921 e il 1924 l`edificio fu acquistato (insieme agli adiacenti Palazzo Silvestri Pellicani e Ferri Mozzi ) dalla Banca Nazionale del Regno (attuale Banca d'Italia), che già ne occupava una parte in qualità di affittuaria, avendovi insediato nel 1865 la propria succursale.

intero bene, Negli anni `30 del XX sec. il palazzo è sottoposto ad una serie di lavori di restauro condotti a termine nell'estate del 1939 sotto la direzione dell'ingegnere Mario Joannin di Macerata. Si erano manifestati, tra gli altri, dissesti statici, infiltrazioni d'acqua e degrado del rivestimento esterno.

intero bene, Fra il 1984 ed il 1988 si procede al restauro conservativo delle facciate, al consolidamento statico dell'edificio ed alla sua sistemazione interna.

Datazione
XVI - XVI

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00018990

Proprietà
CDGG=proprietà Ente pubblico non territoriale; CDGS=Banca d'Italia;