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Comunicati Stampa

28/09/2016

SANT’ANGELO IN VADO PRONTA PER LA 53° EDIZIONE DELLA MOSTRA NAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO PREGIATO DELLE MARCHE

Sant’Angelo in Vado borgo medievale dell’Alta Valle del Metauro, è pronto ad ospitare nei week end dall’8 al 30 ottobre, la 53esima edizione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche. Una manifestazione che negli anni ha assunto sempre più prestigio e che oggi è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Raffaello con la vicepresidente e assessore all’Agricoltura Anna Casini, da sempre vicina all’evento e al Comune di Sant’Angelo in Vado. “Torna una manifestazione che è diventata ormai un appuntamento irrinunciabile dell’autunno marchigiano – ha commentato Casini - e che la Regione Marche sostiene con convinzione. Il tartufo rappresenta infatti un testimonial internazionale dell’eccellenza complessiva del nostro territorio sul quale stiamo costruendo un sistema integrato che valorizzi anche gli altri prodotti della zona: dal vino ai formaggi, dai funghi al miele. L’obiettivo è sostenere e far crescere un’economia che metta in sinergia i prodotti della terra, le bellezze naturali e i beni culturali al fine di garantire, a chi viene nelle Marche, un’offerta turistica ed enogastronomica diversificata e completa. In questo contesto – conclude - resta fondamentale il legame tra il prodotto e il territorio, garanzia di qualità, competenza e tradizione”. Parole di elogio per Sant’Angelo in Vado e per il suo prodotto d’eccellenza che merita di essere valorizzato e protetto, come ha confermato l’assessore regionale Loretta Bravi passata per un saluto così come il presidente Luca Ceriscioli. “La tutela del tartufo è una priorità della giunta - ha detto Bravi -. Anche con i Fondi Sociali Europei collaboreremo per la formazione dei giovani nella catena agroalimentare e nella promozione turistica: un supporto ai progetti già in atto e in itinere nell'assessorato all’agricoltura". L’edizione 2016 della mostra si presenta rinnovata sotto molti aspetti, uniti da un unico filo conduttore che esalterà le qualità e la bontà del Tartufo Bianco, simbolo e orgoglio dell’antica Tifernum Mataurense, terra che può vantare un antico patrimonio, non solo gastronomico, ma anche artistico, architettonico e archeologico. Quello che gli organizzatori hanno pensato per l’edizione 2016 dell’evento è una nuova idea di mostra, mirata proprio ad esaltarne queste caratteristiche, rinnovata nella disposizione, con la presenza di 4 presidi come luoghi di incontro che si differenzieranno per tematiche. Per tutto il centro storico saranno dislocati stand enogastronomici, artigiani e hobbisti. Non mancheranno poi gli spazi dedicati ai bambini con musica, animazione e laboratori didattici di vario genere. Tanti saranno anche gli appuntamenti culturali come mostre e visite a musei, chiese e palazzi ottocenteschi, prime su tutte la Domus del Mito in località Campo della Pieve dove è presente un’area di circa mille metri quadrati risalente al 1° secolo dopo Cristo che mette alla luce le origini romane di Sant’Angelo in Vado e rappresenta il più importante ritrovamento archeologico venuto alla luce negli ultimi 50 anni. Entusiasta il sindaco di Sant’Angelo in Vado, Gianalberto Luzi: “La 53esima edizione della Mostra, la più antica d’Italia dopo quella di Alba in Piemonte – ha detto il sindaco – si contraddistinguerà rispetto al passato per diverse novità, sia logistiche che organizzative. Seppur negli anni il successo in termini di pubblico sia stato assolutamente importante, avevamo bisogno di dare una ventata di freschezza alla kermesse, per renderla ancora più invitante. Le migliaia di persone che ospiteremo a Sant’Angelo in Vado dall’8 al 30 ottobre, avranno l’opportunità, oltre che di assaggiare il prelibato tubero, di partecipare a convegni, dibattiti ed eventi di vario genere”. Tutti d’accordo poi sul fatto che il tartufo sia un patrimonio da difendere e il concetto espresso dagli assessori regionali è ribadito dal primo cittadino: “La Mostra del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche – ha commentato Luzi – come dice il nome stesso, è un evento che dà lustro all’intera Regione ed è necessario impostare una nuova politica di valorizzazione di quello che è il principe delle eccellenze gastronomiche dell’Alta Valle del Metauro e di tante altre località marchigiane. Le Marche – ha concluso il sindaco – hanno la fortuna di avere nelle proprie terre questo prodotto e devono mettere in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per esportarlo in tutto il mondo”. Presenti alla conferenza stampa anche l'assessore al turismo Romina Rossi, l’enogastronomo Giuseppe Cristini, la presidente dell’Unione Montana Alta Valle del Metauro Romina Pierantoni, il tartufaio Andrea Paleani con la dolcissima cagnolina Pialla. Nel corso del mese sarà riproposto infine, uno degli appuntamenti fissi delle Mostra, il Motoraduno, che da 38 anni coinvolge centauri di tutta Europa, poi, come di consueto, ad impreziosire la kermesse ci sarà il premio “Tartufo d’Oro” evento che richiama personaggi del mondo dello spettacolo e autorità che si sono distinti nell’impegno per il sociale, gli Show Cooking “La Tradizione è Servita” e “Gran Galà del Tartufo” che vedranno impegnati ai fornelli cuochi e ristoratori del territorio e chef di affermata fama, la Gara Nazionale di Cerca al Tartufo e la classica Fiera “In Vado” che chiuderà il mese di iniziative. Una nuova tensostruttura “multifunzionale” stazionerà poi in Piazze delle Erbe mentre in tutto il borgo si potranno trovare ristoranti e stuzzicherie nelle quali degustare piatti semplici, ma arricchiti dall’indiscusso protagonista della Mostra, il Tartufo Bianco Pregiato delle Marche. www.mostratartufo.it