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10/07/2019

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI EDIFICI, UN NUOVO STRUMENTO DI VALUTAZIONE PREDISPOSTO DA ITACA E UNI. CASINI: “AGGIORNATO IL PROTOCOLLO ITACA PER UN’EDILIZIA MENO IMPATTANTE E PIÙ CONFORTEVOLE”

La vicepresidente Anna Casini ha concluso, ieri, a Napoli, la Tavola rotonda “Appalti pubblici: gestire la domanda pubblica come leva di innovazione” organizzata da Itaca (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e compatibilità ambientale. Organo tecnico della Conferenza delle Regioni) e Agid. Si è trattato del terzo memento di confronto tra pubblica amministrazione e operatori economici per valutare le opportunità di utilizzo degli appalti pre-commerciali e innovativi nella PA. “L’utilizzo di questi appalti - commenta la vicepresidente Anna Casini in qualità di presidente di Itaca - rappresenta un elemento molto importante per accrescere il livello dei servizi delle PA. Il mercato degli appalti, infatti, se da un lato ha bisogno di un quadro giuridico e normativo ben delineato e certo, dall’altro necessita di stazioni appaltanti capaci nell’utilizzo di strumenti normativi in grado di gestire i contratti e, dall’altro ancora, di operatori economici in grado di rispondere alle sfide dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo”. Proprio per affrontare al meglio questa tematica la prossima settimana è previsto un tavolo tecnico a Itaca – continua la Casini – per esaminare i “Bandi-tipo che saranno un‘opportunità per tutte le Pubbliche Amministrazioni per semplificare le procedure di affidamento degli appalti e per snellire il lavoro dei Rup delle stazioni appaltanti”. Inoltre è stato aggiornato il Protocollo Itaca sulla sostenibilità ambientale degli edifici. Due le novità rilevanti: l’aggiunta di una nuova sezione per valutare gli immobili non residenziali e l’adeguamento degli edifici pubblici ai “Criteri ambientali minimi”. L’aggiornamento (UNI/PdR 13:2019) già pubblicato, è stato predisposto in collaborazione con Uni (Ente italiano di normazione). Rappresenta uno strumento di certificazione e accreditamento, su base volontaria - recepito da molte Regioni, comprese le Marche - per formulare un giudizio sintetico sul livello di sostenibilità ambientale degli edifici, “utile per il progettista, per le attività di controllo e indirizzo della pubblica amministrazione, per le scelte del consumatore”, chiarisce Casini, che anticipa il recepimento dell’aggiornamento anche da parte delle Marche. La nuova versione di Itaca è strutturata su tre sezioni: inquadramento generale e principi metodologici, criteri per la valutazione degli edifici residenziali e per quelli non residenziali. “Dopo oltre un anno di lavoro, il tavolo tecnico delle Regioni e Uni ha portato a compimento un importante lavoro di adeguamento e aggiornamento del Protocollo Itaca per facilitare le amministrazioni pubbliche e gli operatori del settore - afferma Casini – Abbiamo assicurato l’affidabilità delle valutazioni di sostenibilità, a garanzia del mercato pubblico e privato. È ora necessario avviare un programma di formazione nei confronti dei tecnici delle amministrazioni e dei professionisti, d’intesa con gli Ordini, per soddisfare una crescente domanda di qualificazione del settore delle costruzioni”.