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“Aver scommesso sulle filiere anche nel settore tessile moda e calzaturiero è stata una scelta coraggiosa e importante. All’inizio appoggiare le filiere produttive era stato visto con sospetto in quanto ritenute pressoché morte e invece non è così: noi dobbiamo innovare dentro una tradizione che quella delle nostre filiere produttive. Dobbiamo puntare sulla qualità e sulla eccellenza che abbiamo. Questa è la priorità. Sono quindi molto contenta di aver sentito dire oggi dagli intervenuti che sono stati spesi bene e in modo mirato i soldi pubblici del FSE. Abbiamo puntato molto sull’ accompagnamento al lavoro, ma questo non basta. Qualifiche sì, ma non fermiamoci qui. Una volta terminato il corso bisogna continuare a capire cosa ognuno può fare con la formazione acquisita. La maggior parte lavora già in prova nelle aziende, e questo è positivo, ma il sostegno all’inserimento lavorativo deve continuare per gli altri. Anche per questo la Regione stanzia incentivi per le aziende che assumono. Lo scopo della politica regionale infatti è quella di vedere le persone occupate, non sono qualificate. Un discorso che acquista ancora maggior valore per questo entroterra che vanta una preziosa tradizione nel tessile. Urbania ha una storia importante nel settore, una storia che neanche la crisi economica degli ultimi anni è riuscita a cancellare e che va quindi valorizzata come merita”.Lo ha detto l’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi questa mattina nella sede del Palazzo Ducale di Urbania alla cerimonia di consegna dei 12 attestati del corso di formazione Tessile abbigliamento moda. Moderatore dell’incontro è stato Walter Recchia della Cna.“Si tratta di un progetto altamente qualificante - ha aggiunto il segretario di CNA Pesaro Urbino Moreno Bordoni - che nel territorio ha un impatto fondamentale e soprattutto nell'entroterra dove c'è grande necessità di dare opportunità vere alle imprese e a chi vuole intraprendere. Finalmente quindi un progetto che ha qualificato delle figure professionali che possono davvero fare la differenza in un settore fondamentale e storico per la provincia di Pesaro Urbino come quello del tessile abbigliamento. Guardiamo al futuro, ma tenendo sempre bene a mente quello che è il know-how e la tradizione di una provincia come la nostra che nel settore della moda ha tanto da insegnare perché rappresenta il “made in Italy” ai massimi livelli. Oggi dunque celebriamo un momento in cui le istituzioni insieme alle associazioni e al territorio hanno davvero fatto qualcosa di molto importante” “La cosa fondamentale – ha concluso Paolo Cioppi responsabile dei progetti formativi per Confindustria PU- è che i ragazzi hanno trovato lavoro e si sono avvicinati alle aziende in maniera concreta. E’ il risultato ottenuto grazie alla Regione, all'Assessorato alla Formazione regionale e alla sinergia che abbiamo potuto creare tra Confindustria e Cna. Continueremo quindi a lavorare su questi progetti sempre più concreti sotto l’egida della Regione”.
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