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16/10/2018

ACCORDO TRA MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO, REGIONE MARCHE E LOCCIONI PER LO SVILUPPO INNOVATIVO DI TEST DEI MOTORI ELETTRICI. BORA: “PROMUOVIAMO UN INVESTIMENTO CHE RAFFORZA LA COMPETITIVITÀ DEL TERRITORIO”

Tecnicamente è un “Accordo per l’innovazione”, concretamente le Marche si candidano a ricoprire un ruolo guida nello sviluppo delle tecnologie per la mobilità sostenibile. L’opportunità è rappresentata dal progetto presentato da Aea S.r.l. (società del gruppo Loccioni), cofinanziato dal ministero dello Sviluppo economico (Mise) e dalla Regione Marche. Un investimento di oltre 6 milioni di euro, realizzato nell’unità produttiva di Rosora (Ancona) per progettare innovativi banchi di prova destinati a testare motori elettrici automobilistici. Aea Srl prevede una crescita del proprio livello occupazionale del 10 per cento nei prossimi due anni. Il personale aggiuntivo verrà assunto dagli istituti tecnici e dalle Università delle Marche per l’80 per cento delle esigenze. Il progetto - cofinanziato dal Ministero con 2,4 milioni e dalla Regione Marche con 183 mila euro del proprio bilancio (3% del valore, come chiesto dalla normativa ministeriale) – è ritenuto strategico per la crescita economica del nostro territorio in quanto genererà un impatto positivo sui livelli occupazionali di numerose micro e piccole imprese coinvolte. L’obiettivo è consentire al settore automobilistico nazionale di cambiare tendenza: da importatore di tecnologie estere, a esportatore di innovativi sistemi di valutazione (testing) di motori elettrici e di assi elettrici equipaggiati con motori elettrici. “Le Marche sostengono la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale, insieme all’integrazione tra mondo scientifico e produttivo. Il Por Fesr 2014/2020 riserva, a queste tematiche, oltre il 34 per cento della dotazione complessiva - ha commentato l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora - Promuoviamo questo investimento, realizzato da Loccioni, perché riteniamo crei vantaggi competitivi in un settore, quello dell’automotive, che presenta una crescita sostenuta a livello mondiale e in cui le Marche hanno potenziali fattori di successo. Uno sviluppo trainato dalla necessità di produrre auto più sicure e leggere, a trazione elettrica o ibrida”. L’assessora ha poi evidenziato come la Regione creda nell’innovazione: “Nel dicembre del 2016 si è chiuso il negoziato con l’Unione europea per la Smart specialisation, con la riaffermazione della centralità del sistema manifatturiero come motore di sviluppo delle Marche. Gli ambiti prioritari individuati sono quelli della domotica, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere. La meccatronica riserva particolare attenzione ai sistemi robotici per il controllo della qualità e l’automazione industriale. Il progetto della Loccioni si muove in questa direzione e non poteva che trovare l’intesa della Regione”. Bora ha infine ricordato come la Giunta Ceriscioli punti a un aumento della distribuzione delle colonnine elettriche di ricarica per le auto: “Le Marche sono ambasciatrici del Patto dei sindaci per il clima e l’energia che riunisce migliaia di governi locali e regionali impegnati, su base volontaria, a conseguire una significativa riduzione dei gas serra. Nei giorni scorsi, a Bruxelles, è stato premiato Monsano come vincitore del premio assegnato dal Patto, nella sezione dei piccoli Comuni. Il riconoscimento è anche frutto della collaborazione dell’amministrazione comunale con la Loccioni. La prossima programmazione europea investirà molte risorse sulla sostenibilità, che è anche un obiettivo prioritario del governo regionale”. Il progetto finanziato dal Mise, ha affermato il direttore Innovazione Loccioni, Gino Romiti, “si inserisce in un percorso di innovazione continua che caratterizza, da sempre, la nostra impresa. Mantenere la fiducia dei più grandi clienti internazionali significa rimettersi sempre in gioco, con umiltà e coraggio, investendo nelle reti di qualità, nei giovani e nel territorio. La filosofia aziendale, affinata nel tempo, è quella che l’innovazione si fa cercando problemi da risolvere con le nostre competenze, specializzate nella misurazione e nell’automazione. Diamo soluzioni con la ricerca e lo sviluppo, in questo caso attraverso nuovi strumenti di misura e nuovi banchi di collaudo”.