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27/10/1999

D'AMBROSIO AL CONVEGNO DI OSIMO: "MUSEI DIOCESANI, UNA REALTA' DA VALORIZZARE"

Gli aztechi in Messico sono circa 5 milioni, ma non sono riconosciuti come popolo o minoranza e vivono in uno stato di grande indigenza. E’ quanto ha testimoniato Felipe Aranda, l’ultimo discendente dell’imperatore Montezuma, incontrandosi con la Giunta regionale rappresentata dagli Assessori Giulio Silenzi e Marco Moruzzi. Oltre ad un’azione comune di solidarietà da realizzare insieme alle altre istituzioni italiane visitate, Aranda ha chiesto alla Regione Marche di appoggiare un’iniziativa che sta molto a cuore ai discendenti di quel grande popolo: riportare nella loro terra la corona di Montezuma, attualmente conservata al Museo Etnologico di Vienna dove venne portata da Massimiliano, durante il periodo in cui fu Imperatore del Messico. Non si tratta di un gesto simbolico, ma di un atto importante per una nazione che da cinquecento anni ha perso identità, territorio ed anche la lingua che, ad esempio, non viene affatto riconosciuta e può essere tramandata solo attraverso le danze ed i canti. “Non si tratta nemmeno di una iniziativa politica ed irridentistica – ha spiegato Mario Pianesi, Presidente dell’Associazione ‘Un punto macrobiotico’ che insieme ad Italia-Messico organizza la visita della delegazione azteca in Italia – bensì di un presupposto per riconoscere e ricostruire le basi di una cultura e restituire agli aztechi una dignità cancellata da secoli di povertà e di disagi.” Ormai ridotti di oltre il 95%, gli abitanti messicani che derivano da quel popolo, vivono in stato di indigenza e non hanno un territorio nel quale venga almeno riconosciuto il loro stato di minoranza. Alcuni addirittura sono allo stato selvaggio, organizzati in tribù e senza contatti con la popolazione cosiddetta civile. La loro presenza, in pratica, si avverte solo per l’uso strumentale che ne viene fatta agli effetti della promozione turistica. Silenzi e Moruzzi hanno colto al volo i problemi posti dalla delegazione, presentatasi peraltro con indosso degli stupendi costumi originali, ed hanno assicurato l’intervento presso il Ministero degli esteri italiano a favore di un’azione internazionale di riconoscimento. Ma non solo: i due esponenti della Giunta hanno garantito che approfondiranno quali iniziative di cooperazione internazionale possano essere promosse dalla Regione, per aiutare i discendenti aztechi ad attivare una loro economia e lo sviluppo della cultura di cui sono portatori.