Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
27/10/1999

OBIETTIVO 3 - FONDO SOCIALE EUROPEO Circa 500 miliardi per il periodo 2000-2006

Nel periodo 2000-2006 saranno 496 i miliardi a disposizione per sostenere misure volte a prevenire e combattere la disoccupazione, attraverso l’adeguamento e l’ammodernamento delle politiche dell’istruzione, della formazione e dell’occupazione. Infatti con l’approvazione definitiva, da parte del Consiglio regionale, del Programma operativo dell’Obiettivo 3 (prevede interventi su tutto il territorio regionale) vengono attivate ben sei misure finanziate con il Fondo Sociale Europeo, all’interno dello strumento di Agenda 2000. “Il Programma Operativo – ha detto il vice-presidente Emilio Berionni - si aggiunge e si integra con altri tre provvedimenti regionali: la l.r. di delega alle Province in materia di formazione professionale, la l.r. 31/97 sulle politiche per il lavoro e la l.r. 38/98 sull’assetto delle funzioni in tema di collocamento, servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro. Inoltre un elemento qualificante è il perseguimento dell’obiettivo delle pari opportunità uomo-donna del mondo del lavoro”. In particolare il Programma prevede cinque differenti assi di intervento, a cui se ne aggiunge un sesto relativo alle attività di assistenza tecnica, monitoraggio, valutazione e informazione sulle stesse misure. L’asse 1 (40 per cento dell’intero stanziamento) riguarda lo sviluppo e la promozione di politiche attive per il mercato del lavoro, per combattere e prevenire la disoccupazione, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata e sostenere l’inserimento nella vita professionale dei giovani. “L’aver destinato una cifra così consistente a questa misura – ha sottolineato Berionni - è una precisa scelta e l’individuazione di una priorità: si intende infatti favorire l’attivazione dei nuovi centri per l’impiego, che dovranno essere istituiti a partire dal prossimo primo gennaio, con una dotazione adeguata di risorse”. L’asse 2 (5 per cento delle risorse) riguarda la promozione delle pari opportunità per tutti nell’accesso al mercato del lavoro, con particolare riguardo ai soggetti esposti al rischio di esclusione sociale. L’asse 3 ( 25 per cento delle risorse) riguarda la promozione e il miglioramento della formazione professionale, dell’istruzione nell’ambito di una politica di apprendimento nell’intero arco della vita. Il fine è quello di favorire la formazione permanente e migliorare l’accesso e l’integrazione al mercato del lavoro, sostenendo le possibilità occupazionali e promuovendo la mobilità. L’asse 4 (21 per cento delle risorse) è relativo alla qualificazione, all’innovazione dell’organizzazione del lavoro e allo sviluppo delle capacità imprenditoriali. Con questo strumento si dà una risposta all’esigenza, sempre più sentita, di aumentare l’investimento nella ricerca e nello sviluppo. L’asse 5 (4 per cento delle risorse) per facilitare l’accesso delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere, di nuove opportunità di lavoro e dell’attività imprenditoriale. L’obiettivo è quello di ridurre la segregazione verticale ed orizzontale, fondata sul sesso nel mercato del lavoro. Il vice-presidente Berionni ha concluso dicendo che i tempi di approvazione del Programma Operativo sono stati particolarmente veloci, grazie anche all’impegno della III Commissione consiliare e ha dato atto all’opposizione di aver svolto un ruolo responsabile.