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27/10/1999

RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO: PROCEDURE PER I PAGAMENTI La Regione trasferisce i fondi direttamente ai Comuni

Tra i problemi connessi alla complessa opera di ricostruzione del post terremoto, la cui macchina è entrata ormai a pieno regime, sono stati sottolineati in questi giorni, anche attraverso i mezzi di comunicazione, le procedure e i tempi di liquidazione delle risorse finanziarie. Va posto in rilievo che uno dei punti più fortemente innovativi, tra le scelte compiute dalla Giunta regionale in materia di gestione dell’attività di ricostruzione, è l’unificazione delle procedure di erogazione dei contributi, attraverso l’anticipazione dei fondi alle Amministrazioni comunali sulla base delle esigenze trimestrali di cassa. Il rapporto è tra Regione e Comune, secondo un modello coerente di valorizzazione e responsabilizzazione delle Autonomie locali sul piano della gestione degli interventi per la ricostruzione: edifici pubblici e privati, programmi di recupero, autonoma sistemazione, infrastrutture, ecc.. I Comuni, in pratica, sono chiamati a stimare il loro fabbisogno di cassa in un modulo predisposto dalla Regione nel quale figurano una serie di voci e dati sulla cui scorta vengono trasferite ai Comuni le anticipazioni finanziarie. Una volta pervenuta la richiesta alla Regione entro sette giorni viene emesso il decreto di assegnazione ed il relativo mandato di pagamento che passano alla Banca d’Italia la quale, nei successivi quindici giorni, eroga ai Comuni le risorse finanziarie. Il tempo massimo che trascorre è di 22 giorni. L’esame della casistica mette in evidenza, in molti casi, tempi medi anche inferiori. “Questi dati – ha sottolineato l’assessore Silenzi – sono eloquenti e dimostrano come la macchina regionale, anche sotto questo aspetto, faccia interamente la sua parte mettendo in condizioni le Amministrazioni comunali di poter disporre di finanziamenti in via anticipata sulla base di una loro programmazione. Tale scelta ha permesso inoltre di rendere la gestione finanziaria decentrata, secondo un modello di autentico spirito autonomista, e assolutamente trasparente per un controllo ed un monitoraggio continui.” E’ utile ricordare, inoltre, che la Giunta, allo scopo di accelerare i lavori ha adottato, pur in presenza di procedure amministrative complesse, una serie di misure che hanno comportato la sperimentazione di modelli organizzativi semplici ed efficaci. Si tratta di scelte di carattere fortemente innovativo che non ripercorrono le procedure già utilizzate in precedenti emergenze e calamità. E’ il caso, ad esempio, della forte delegificazione con cui la Regione Marche ha dato attuazione alla legge 61/98 attraverso atti amministrativi di carattere generale (né leggi né regolamenti). In particolare le disposizioni più rilevanti sono contenute nelle linee di indirizzo per la pianificazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di ricostruzione per tutti i soggetti pubblici e privati in forza degli articoli 2 e 3 della 61.