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22/10/1999

RICOSTRUZIONE: INTERVENTI FINANZIATI CON I FONDI UE

Se intensifichiamo gli sforzi, possiamo cogliere l’obiettivo, che è ambizioso, ma irrinunciabile, di riuscire a impegnare tutte le risorse europee destinate alla ricostruzione delle Marche, senza chiedere proroghe all’Unione europea”. E’ il traguardo al quale punta la Regione, chiaramente indicato dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giulio Silenzi, agli amministratori dei comuni terremotati, invitatati a Treia, a una riunione di lavoro, per fare il punto sullo stato della ricostruzione. Entro il 30 novembre prossimo andranno appaltati tutti i lavori finanziati dall’Unione europea attraverso l’Obiettivo 5b. “Oggi – ha detto Silenzi – abbiamo la chiara sensazione di riuscire a impegnare il 100 per cento delle risorse disponibili, circa 600 miliardi; un traguardo impensabile solo un anno fa”. Questo grazie al lavoro svolto dalla Regione, che ha semplificato le procedure amministrative, che ha instaurato un rapporto diretto con le amministrazioni comunali, che ha istituito uno staff tecnico per risolvere i problemi che quotidianamente rischiano di intralciare i lavori. Ma anche grazie ai comuni, soprattutto quelli piccoli, che stanno facendo miracoli per appaltare i lavori. Per agevolarli ulteriormente, la Regione, nei prossimi giorni, stanzierà nuovi fondi destinati al potenziamento degli uffici tecnici comunali: un accordo è stato sottoscritto con l’Anci la settimana scorsa. “L’organizzazione delle Marche – ha affermato l’assessore – si è rivelata utile anche per il dipartimento nazionale di Protezione Civile”, che l’ha configurata come modello di riferimento per la gestione delle ricostruzioni post terremoto. Silenzi ha anche fornito alcuni dati sullo stato della ricostruzione legata ai finanziamenti europei. L’Ue ha assegnato alle Marche 558 miliardi di lire per completare 487 interventi. Attualmente sono in corso 214 gare di appalto per un valore complessivo di 220 miliardi; 84 di queste gare sono già state aggiudicate, per un importo pari a 92 miliardi. Se lo stato della ricostruzione è a buon punto (“Non è possibile spingerla ulteriormente, in quanto è impossibile eliminare i tempi tecnici richiesti”, ha affermato l’assessore), i problemi non mancano. Sono state le stesse amministrazioni comunali a segnalarli: in primo luogo, la difficoltà a reperire sul mercato le imprese edili per avviare gli interventi. Una situazione destinata ad accentuarsi ora che stanno concludendosi le gare d’appalto. Secondo l’assessore Silenzi occorre prendere contatti con consorzi di imprese, anche fuori regione, per scongiurare il pericolo di trovarsi nell’impossibilità di avviare i lavori per mancanza d’imprese edili. “Certamente – ha commentato Silenzi – l’associazionismo industriale, artigianale e cooperativo delle Marche ha perso un’occasione per promuovere consorzi in grado di dare risposte ai terremotati, perché il sisma è stato, resta e sarà un problema di tutta la comunità regionale”.