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09/09/1999

D’AMBROSIO: SONO STATI COMPIUTI SIGNIFICATIVI PASSI AVANTI NELLE RISCRITTURE DELLE REGOLE DELLA POLITICA

Nel primo anniversario dell’accensione della “Lampada dell’Italia”, i presidenti delle Regioni italiane sono giunti a Loreto per testimoniare la loro volontà di operare per la crescita del Paese in un clima di concordia, anche se in un contesto politico caratterizzato da una naturale dialettica. «La Casa della Madre – ha sottolineato mons. Comastri, arcivescovo di Loreto aprendo l’incontro – è la Casa dei figli, come hanno dimostrato anche gli ex sequestrati e sta diventando sempre di più la Casa dell’Italia. Dobbiamo arricchirci tutti del confronto, evitando però contrapposizioni sterili per mettere invece in comune i carismi per servire la Nazione. Nella Casa di Loreto possono trovarsi le soluzioni per vivere insieme.» «Che cosa è cambiato un anno dopo l’accensione della Lampada?”- si è chiesto il presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio, rivolgendo il saluto di benvenuto ai colleghi delle altre Regioni. «Si sono fatti passi in avanti molto significativi e positivi – ha sottolineato – per costruire un nuovo modello di Stato, che è la Casa in cui dobbiamo stare tutti. Se da un lato si è bloccato il processo di nuova Costituzione, dall’altro sta per giungere al traguardo l’elezione diretta dei presidenti delle Regioni, un’innovazione che avrà ancor più significato se sarà accompagnata dallo spostamento dei poteri dal centro alla periferia, come previsto dalle leggi Bassanini». «Nel passaggio al nuovo millennio dobbiamo – ha poi aggiunto il presidente della Regione Marche – scrivere le regole del 2000, favorendo un clima di concordia, magari per dividerci poi sui progetti e sulle idee da portare avanti sul piano programmatico. Alla base di questo nuovo clima deve esserci un senso comune di appartenenza, che deve far premio sulle divisioni. In tal senso l’incontro di Loreto può diventare un momento di unione tra laici e credenti. La società si secolarizza sempre più, ma è pur vero che c’è una forte richiesta di valori e di religiosità. Il Grande Giubileo del 2000 è l’occasione per riscoprire le nostre radici e la nostra identità e chi ha pensato gli incontri di Loreto aveva ragione, perché si avverte urgente il bisogno di una riflessione comune che superi le contrapposizioni.»