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25/02/2020

ARTEVINANDO 2020, PRESENTATO IN REGIONE IL CALENDARIO DEGLI EVENTI. CASINI: “LA MANIFESTAZIONE ACCENDE I RIFLETTORI SUL TERRITORIO”. CALVIGIONI: “TANTI GLI APPUNTAMENTI”. SORANA: “VINO VA RACCONTATO E SPIEGATO”

Un 2020 all’insegna di eventi culturali e degustazioni per promuovere il territorio e le Marche. Il primo appuntamento è in calendario sabato 29 febbraio, al Palazzo comunale di Sant’Elpidio a Mare, con il convegno “Il Rosato e non solo…”, organizzato in collaborazione con l’Associazione “Le donne del vino”. È ricco di avvenimenti il cartellone di “Artevinando 2020”, presentato oggi in Regione dalla vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura e da Marino Calvigioni, presidente dell’Associazione culturale “Di arte in vino”, promotrice della manifestazione che vivrà di diversi momenti, tra febbraio e novembre. Tappe significative si avranno a Tipicità di Fermo ((7/8/9 marzo), Vinitaly Verona (19-22 aprile), con il festival dei prodotti tipici marchigiani, tra agosto e settembre, nel Centro storico di Sant’Elpidio a Mare. “Arte e buon bere formano un connubio vincente per raccontare il territorio e i suoi prodotti - ha detto Casini - La manifestazione accende i riflettori sulle Marche con una ricca gamma di eventi, organizzati con passione e competenza. Da apprezzare, in particolare, la scelta di offrire uno spazio al rosato: un vino interessante sui mercati, poco prodotto nella regione e, quindi, con grandi opportunità di crescita”. Il presidente Calvigioni ha parlato di “un programma lungo e impegnativo che saprà raccontare il meglio della nostra regione. La manifestazione ha tagliato il sesto anno di attività, raggiungendo, scolasticamente parlano, la sufficienza. Siamo quindi pronti a proporre, con tutta l’esperienza necessaria, una gamma di eventi che organizzeremo con sempre la stessa passione per le nostre Marche”. L’edizione 2020, come anticipato, sarà all’insegna del Rosato, dopo aver dato voce, negli ultimi due anni, al Bianchello e al Ribona (raro vitigno marchigiano, cugino del Verdicchio). Uno spazio curato grazie alla collaborazione con Le Donne del Vino, che parteciperanno, per la prima volta, ad Artevinando, attraverso il convegno di apertura sul Rosato. La Delegazione Marche riunisce 30 donne, di cui 20 produttrici (due associate nei giorni scorsi, dal maceratese e dallo jesino). “Quando veniamo coinvolte in progetti che riguardano il territorio regionale, siamo sempre molto disposte a farci trascinare – ha spiegato la delegata regionale Daniela Sorana – Partecipiamo perché il vino va raccontato e spiegato, mettendoci la faccia. Il consumatore vuole conoscere il produttore che racconta la propria azienda e il proprio vino, per una maggiore consapevolezza di quello che beve”. Sabato 29 febbraio un’enologa della delegazione e produttrice di vino, Paola Cocci Grifoni di Ripatransone, racconterà il Rosato da un punto di vista tecnico (“Cosa succede in vigna e in cantina”), mentre Marika Socci (giovane produttrice), parlerà della sua esperienza nel mondo del Verdicchio. L’agronomo Daniele Paci presenterà un applicativo di sua ideazione che mette in rete le aziende agricole, comprese quelle vitivinicole, per favorire la vendita diretta tra produttore e consumatore. Il calendario di Artevinando prevede un altro appuntamento di interesse, con il convegno “Dallo sport al vino e territorio” del 9 maggio. Il festival tra agosto e settembre sarà dedicato ad Andra Bacci, celebre enologo elpidiense che, a fine Cinquecento, parlava già di spumantizzazione dei vini, nella sua grandiosa opera “De Naturali Vinorum Historia”. Da una recente ricerca condotta da studiosi stranieri è emerso che, nel mondo, si beve più rosa. La Francia, primo produttore e consumatore, domina il mercato dei vini rosati, anche se l’Italia si sta ben organizzando per poter intercettare i nuovi trend. L’Italia oggi produce oltre 300 milioni di bottiglie di rosé ed è il 4° produttore, detenendo il 10% della produzione mondiale, dopo Francia, Spagna e Stati Uniti. Mentre nei consumi di vino rosato si posiziona al 5° posto con una quota del 5%. Anche nelle Marche è aumentata la produzione e il consumo dei vini rosati, sia nella versione vino fermo, sia nella versione bollicina. I rosé, per immagine e gusto, ben si legano al mondo femminile.