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23/07/2019

APPROVATA LA LEGGE REGIONALE ISTITUTIVA DEL “MUSEO ARCHIVIO DEL MANIFESTO” DI CIVITANOVA MARCHE. CERISCIOLI: “RAFFORZAMENTO DELL’IDENTITÀ TERRITORIALE”. MICUCCI: “FUTURO SOLIDO PER L’ESPOSIZIONE”. GABELLIERI: “OCCASIONE PER LA CITTÀ”

L’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato, all’unanimità, la legge che istituisce il Museo archivio del manifesto, presso un’ala dell’ex Ospedale di Civitanova Marche. Scopo della nuova normativa è promuovere le arti visive e figurative, partendo dalla città protagonista di un festival culturale ventennale, Cartacanta Expo, che si è affermato a livello nazionale. Il museo, ha ricordato il consigliere regionale Francesco Micucci, promotore della proposta di legge, “è stato avviato dal Comune nel 2017, oggi diamo concretezza e strutturazione a questa intuizione. Attraverso la legge non garantiamo solo sicurezza dal punto di vista economico (50 mila euro di risorse per il 2019), ma ci impegniamo ad assicurare un risalto sovraregionale alla raccolta”. Il punto è stato fatto, dopo il vota dell’Aulla, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli e l’assessore comunale alla Crescita culturale, Maika Gabellieri. Micucci ha ricordato che “obiettivo di questa legge è divulgare, sempre più, la carta stampata e il manifesto come strumento di memoria della comunità marchigiana e non solo. Il Museo può garantire la catalogazione e archiviazione del materiale presente in città e altrove, conservato da privati e associazioni disposti a donarlo. Questo faciliterebbe una programmazione delle esposizioni, mostre ed eventi, visto l’immenso patrimonio di cui si disporrebbe”. Secondo il presidente Ceriscioli, “continua il percorso di rafforzamento dell’identità dei territori attraverso i musei. Lo abbiamo fatto con i motori a Tavullia, con la fisarmonica a Castelfidardo, con la fotografia a Senigallia. Adesso con la grafica a Civitanova, forte della sua storia in questo settore. La grafica parla un linguaggio internazionale, di facile e universale intuizione. È una grandissima occasione per Civitanova e per le Marche che va giocata con convinzione, dal momento che siamo una regione che vanta grandissime figure nel settore, veri punti di riferimento nella storia della grafica nazionale e con una scuola – l’Isia (Istituto superiore per le industrie artistiche) di Urbino – che ha sfornato grandi professionisti”. L’assessore Maika Gabellieri ha parlato di “un’occasione davvero importante per la città. La legge che oggi abbiamo portato a casa ci permette di essere un punto di riferimento a livello mondiale. Il nostro è il primo museo del manifesto in Italia, il terzo in Europa. Per Civitanova, un’occasione straordinaria, sia per mettere in evidenza un’eccellenza regionale, dove confluiscono i vari saperi che caratterizzano le Marche e i loro artisti, sia per rafforzare il turismo cittadino”. Enrico Lattanzi, padre storico di Cartacanta, presente all’incontro con la stampa, ha sottolineato come il museo sia il frutto “della buona politica”. La grafica avvicina le istituzioni ai cittadini, sburocratizza l’ente locale con una forma comunicativa davvero sociale”, ha detto, ripercorrendo la storia della raccolta di manifesti (circa 18 mila quelli collezionati), iniziata con quelli di Pesaro, il primo Comune in Italia ad aver istituito un ufficio grafico. “Il museo civitanovese svilupperà continuamente attività di laboratorio, di raccordo con il territorio e non sarà solo un’esposizione statica di manifesti”. Andrea Rauch (noto graphic designer) ha anticipato una prossima esposizione incentrata sulla grafica di pubblica utilità, affermatasi negli anni ’80: quella modalità comunicativa che va a incidere nel contesto urbano e territoriale per esaltarne i livelli di conoscenza e di aggregazione sociale.