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31/01/2001

PRESTO UN OSSERVATORIO REGIONALE DELLE POLITICHE CULTURALI

Con gli obiettivi principali di valutare gli aspetti economico-gestionali, promuovere progetti innovativi, la formazione professionale e supportare la definizione delle scelte programmatiche, sarà costituito tra breve un Osservatorio regionale dei Beni e delle Attività Culturali. E’ una delle novità emerse nel corso di una recente riunione tra il presidente Vito D’Ambrosio e gli assessori provinciali alla Cultura che aveva la finalità generale di tracciare un bilancio a due anni dall’attuazione del Piano regionale per i Beni e le Attività culturali, previsto dalla Legge regionale 75/97. Un importante strumento di programmazione sul quale gli assessori hanno espresso un giudizio positivo, ribadendo, nel contempo, l’importanza che la quota di Bilancio regionale destinato ai beni e alle attività culturali possa aumentare progressivamente. Il giudizio espresso si è basato principalmente sulla concreta realizzazione del principio di sussidiarietà, attraverso l’affidamento alle quattro province del ruolo di indirizzo e raccordo dei progetti pubblici e privati del territorio. Altro elemento positivo sottolineato è la traduzione pratica delle scelte politiche che costituiscono il presupposto del Piano stesso: affrontare unitariamente le tematiche relative ai beni e alle attività culturali, favorire la qualità progettuale, rendere efficace la spesa evitandone la frammentazione. La seconda importante decisione concordata nell’incontro e che consegue, nella sostanza, all’attività di coordinamento e confronto costante che la Regione ha promosso con le Province, è la formalizzazione di un Tavolo politico di Concertazione, composto dall’assessore regionale e dai quattro provinciali, nel quale saranno definiti gli indirizzi fondamentali per le politiche culturali. Per la migliore funzionalità del Tavolo politico, il Tavolo tecnico di raccordo, che ha la funzione di sostenere l’attuazione della L.R. 75/97 e di collegamento tra gli uffici regionali e provinciali, sarà reso pienamente operativo. Oltre all’esigenza di andare sempre più verso la semplificazione delle procedure, nel corso della riunione è stata anche ribadita la volontà di un impegno comune - Regione e Province – per favorire il processo fondamentale di promozione della qualità progettuale, anche al fine di individuare i Programmi di Primario Interesse Regionale (PPIR). Nella più ampia ottica di valorizzazione delle potenzialità del territorio le Province, infatti, sono chiamate a concorrere a tale individuazione e a segnalare progetti di particolare importanza, che potranno essere oggetto di convenzioni specifiche o caratterizzati da una rilevanza sovracomunale o dalla compartecipazione pubblico/privata.