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01/02/2001

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, RISCHI AMBIENTALI, FORMAZIONE DEI LAVORATORI, INFORMAZIONE DEI CITTADINI.

La prevenzione e la sicurezza nelle raffinerie e delle raffinerie, è il tema centrale di una due giorni di Conferenza che si terrà ad Ancona il 5 e 6 febbraio. L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa a Roma- Ministero dell’Ambiente, presenti il sottosegretario Valerio Calzolaio e l’assessore Roberto Ottaviani. Si è voluto onorare un impegno assunto all’indomani dell’incidente di Falconara, ha detto Calzolaio. La Regione Marche ha avviato una riflessione politica e sociale a seguito di quell’incidente, riflessione che ha coinvolto la società civile e siamo interessati a vedere la nostra realtà a confronto con quella di altri territori, così l’assessore Ottaviani. Sono 18 in tutto le raffinerie che lavorano in Italia, tutte collocate in situazioni particolari: 13 su 18 insistono su territori dove c’è la presenza di porti, nella maggior parte dei casi esercitano un fattore “domino”, nel senso che si sono trasformate in poli di attrazione per altri impianti a rischio. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo che si tiene in Italia e si svolge in una fase dove gli strumenti normativi relativi alla sicurezza sono stati messi a punto e si deve ora passare a quella che è stata definitiva la seconda fase: verificare sul territorio le reali situazioni per predisporre gli strumenti appropriati per assicurare tale sicurezza e avviare una concreta opera di prevenzione dei rischi. Attraverso gli strumenti del decreto legislativo 334/99, che ha recepito la direttiva comunitaria Seveso bis, si ha il dato che sono 1092 gli impianti in Italia ad “alto rischio di incidente”, su oltre 10 mila imprese soggette alla normativa Seveso. Sono imprese chimiche, depositi di liquidi infiammabili e di prodotti tossici, di fitofarmaci, gpl, di esplosivi, centrali termoelettriche e, appunto, 18 raffinerie. E di queste ultime si discuterà, andando a riflettere sul loro specifico modello produttivo. Questo avviene a ridosso di due altri importanti strumenti che stanno per essere varati, entrambi di attuazione del già citato decreto legislativo 334: il decreto dei Lavori Pubblici sull’urbanizzazione e quello relativo ai porti del Ministero dei Trasporti, il primo dei due ha concluso la fase tecnica e diventerà presto norma: si occuperà di definire la compatibilità tra insediamenti produttivi e civili. L’intenzione del Ministero dell’Ambiente e della Regione Marche - che insieme a Provincia e Comune di Ancona, sono promotori dell’iniziativa, che si avvale anche del contributo dell’Università degli Studi di Ancona – è di mantenere aperto il confronto e il dialogo con tutte le forze imprenditoriali, sindacali, le associazioni dei cittadini per delineare assieme una politica in grado di conciliare sicurezza, compatibilità ambientale, sviluppo e occupazione. I lavori si svolgeranno presso il Palazzo degli Anziani (Piazza Stracca – Ancona) e si articoleranno anche per gruppi. La giornata del 5 febbraio, con inizio alle ore 10.30, comprende due sessioni, dove si parlerà di “Sistema di gestione della sicurezza e le politiche di formazione e informazione” e di “Emergenza e tutela del territorio”. Nel pomeriggio, sempre del 5 febbraio, si parlerà di “Attività a rischio di incidente rilevante: la sicurezza nei luoghi di lavoro e i rischi ambientali, le attività delle imprese, gli impegni del Governo e del Parlamento”: introdurrà il sottosegretario all’Ambiente Calzolaio e saranno presenti il Ministro del Lavoro Cesare Salvi, il sottosegretario alla Sanità Ombretta Fumagalli Carulli e del Lavoro Paolo Guerrini, insieme ad esponenti nazionali dei sindacati confederali. Presiede i lavori Vito D’Ambrosio. La giornata del 6 febbraio sarà piu’ specificamente dedicata alle Raffinerie (La sicurezza nelle raffinerie e delle raffinerie. Economia ed ecologia: la produzione, l''occupazione, la sicurezza, la salvaguardia della salute e dell''ambiente): mattinata che verrà conclusa dal Ministro dell''ambiente Willer Bordon, presieduta da Calzolaio e che vedrà, tra gli altri, la partecipazione degli operatori del settore. SCHEDA TECNICA Delle 1092 aziende considerate ad alto rischio di incidente sulla base del decreto del ’99, 404 sono sottoposte all’applicazione dell’art.8, devono cioè predisporre anche un rapporto di sicurezza, cosa che non è obbligatoria per le altre. Per quanto riguarda le Marche sono 16 le aziende che rientrano nella categoria ad alto rischio e di queste 7 devono presentare il rapporto di sicurezza (4 sono nell’area della Raffineria di Falconara). Sono oltre 9 mila i lavoratori coinvolti nel settore delle raffinerie e altrettanti nell’indotto, circa 1 milione vivono nelle vicinanze delle raffinerie, ma si calcola che la quantità di popolazione interessata sfiori i 5 milioni. Prodotti ottenuti dalla raffinazione: 30% gasolio per autotrazione, 12.6% benzina verde senza piombo, 10.7% olio combustibile, 7.9 benzina super…