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23/01/2001

CONCLUSO AD ANCONA IL CICLO DEI SEMINARI PROVINCIALI DEDICATI ALLA RETE SCOLASTICA REGIONALE

‘Dove va la Scuola? Sostenere il progetto d’autonomia della scuola, creando una rete scolastica regionale’ su questo tema la Regione ha completato il ciclo di seminari nelle quattro province, dedicati agli amministratori di Enti locali e Province e ai dirigenti scolastici (la nuova denominazione dei presidi) delle Marche. La loro presenza, nella quasi totalità, ha dimostrato la grande attenzione alla riforma che da settembre 2000 ha dato autonomia agli istituti scolastici e la ricerca di confronto con i nuovi interlocutori: Enti locali e Province, con la Regione a coordinare. All’ultimo dei seminari, svoltosi ad Ancona presso la sala della Provincia, la relazione introduttiva è stata tenuta dall’assessore regionale Cristina Cecchini. “ Si tratta – ha detto – del primo momento di raccordo fra la Regione e istituzioni scolastiche per far uscire il dibattito dal ‘chiuso’ e farlo passare sul territorio: un confronto indispensabile a costruire il sistema di rete dell’istruzione, con il diretto e partecipato supporto dei protagonisti che hanno aderito con notevole interesse alle iniziative. Forse perché, in questo momento, hanno bisogno di interlocutori che, nella riforma, sono gli Enti locali.” Un’ipotesi che il dibattito ha confermato, sottolineando anche i dubbi e difficoltà su molte questioni legate al processo di autonomia e decentramento avviato che richiede strumenti nuovi per sviluppare le politiche dell’istruzione sul territorio e garantire il diritto allo studio. Ad esempio l’integrazione quanto prima dei mondi della scuola, della formazione o del lavoro all’interno dei quali può oggi essere assolto l’obbligo scolastico elevato a 18 anni. “Alcuni passi sono stati fatti – ha sottolineato l’assessore -, ma, com’è normale in tutte le riforme, l’andatura è lenta. Dobbiamo, peraltro, affrontare alcune priorità nella politica dei servizi, che stanno a monte del diritto allo studio. Ad esempio strutture e attrezzature avanzate a livello informatico, le mense e più ancora i trasporti, da programmare per il prossimo anno sulle esigenze della scuola e non viceversa. Un contributo alla riforma ed all’autonomia economica degli istituti, può arrivare dal nuovo Fondo sociale europeo che, oltre agli aiuti all’occupazione e alle imprese, interviene sulla formazione in integrazione fra i tre settori, favorendone la realizzazione nell’ambito della scuola.” Tutto ciò necessita di un sistema di rete, appunto, al quale partecipino istituti ed Enti locali. E di tutto ciò si è discusso ai seminari di Ancona, Pesaro, Macerata ed Ascoli Piceno con quasi 300 ex presidi ed ora dirigenti; la base, insomma, alla ricerca di forti motivazioni, alcune certezze in più e tesi di lavoro. Tesi che a breve la Regione, sulla base di quanto emerso dai quattro seminari, inserirà in una proposta di piano di lavoro per mettere a regime il sistema. (fb)