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Il programma finanziario di ripartizione dei finanziamenti per la ricostruzione post-terremoto è stato integrato con gli ulteriori stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per il 2001.
Il nuovo quadro delle risorse disponibili e la relativa destinazione è contenuto in una proposta di atto amministrativo che la giunta ha approvato nel corso dell’ultima seduta su proposta del presidente Vito D’Ambrosio.
Grazie a questa integrazione i fondi a disposizione salgono a 4 mila 512 miliardi e 570 milioni di lire con un aumento di 907 miliardi di lire.
Le maggiori disponibilità saranno così impegnate: 400 miliardi e 100 milioni nella riparazione e ricostruzione degli edifici privati (art. 4 della legge 61/98), 257 miliardi e 500 milioni nelle opere pubbliche (edifici, infrastrutture e dissesti), 140 miliardi per i beni culturali, 94 miliardi e 400 milioni per una serie di interventi (messa in sicurezza, autonoma sistemazione, potenziamento uffici, ecc.) e, infine, 15 miliardi per le spese di progettazione sia delle opere pubbliche sia dei beni culturali.
La proposta è stata trasmessa al Consiglio per il definitivo esame.
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