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10/01/2001

SANITA’: PIANO DI CENSIMENTO DELL’AMIANTO

Con il nuovo anno, diventa operativo il Piano di censimento dell’amianto. Il censimento, il primo effettuato nelle Marche, si prefigge tre obiettivi: raccogliere ed elaborare i dati sulle imprese e sugli edifici con presenza di materiali contenenti amianto libero o friabile, informare e sensibilizzare i cittadini sui rischi derivanti dall’inquinamento, formare gli operatori addetti alla prevenzione sanitaria e ambientale. La rilevazione riguarda esclusivamente gli edifici pubblici e le imprese, ma il prossimo anno sarà estesa anche alle abitazioni civili. Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla sanità Augusto Melappioni, in applicazione della legge nazionale 257/92 e del Piano Regionale Amianto. Le strutture territoriali di controllo individuate nel Piano Regionale approvato nel dicembre del ‘97 sono i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali, per la parte relativa alle ispezioni e ai prelievi di base, e i Dipartimenti provinciali dell’Arpam, Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche, per l’effettuazione delle analisi specialistiche di laboratorio. La spesa prevista è di 196 milioni di lire, di cui 142 per l’attività di informazione e sensibilizzazione, 54 per la realizzazione dei corsi di formazione degli operatori delle Aziende Sanitarie Locali, dell’Arpam e dei tecnici comunali e regionali. L’amianto, di cui è stata accertata l’incidenza nell’insorgere dell’asbestosi, malattia polmonare cronica, e nella formazione dei mesoteliomi, tumori della pleura, a partire dalla metà degli Anni Settanta, ove possibile, è stato sostituito da altri materiali, come la fibra di vetro. Questa misura ha ridotto di molto l’insorgere della malattia, che oggi colpisce mediamente due persone ogni centomila abitanti. Restano, comunque, da non sottovalutare i pericoli connessi alla sua esposizione, specie negli ambienti di lavorazione dell’industria manifatturiera e dell’edilizia. "Da un’indagine svolta nel periodo 1996-99, risulta che l’incidenza dei mesoteliomi nelle Marche – spiega Franco Pannelli del Dipartimento di Scienze igienistiche e sanitarie ambientali dell’Università di Camerino – è dell’1,25 ogni centomila maschi e dell’0,40 ogni centomila femmine. Sono dati - aggiunge - che dimostrano che il problema esiste e non va trascurato, anche perché i casi di mortalità sono molto elevati".