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08/01/2001

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, PROGETTO-PILOTA: "UN MUSEO PER GIOCARE"

Il Museo ittico "Augusto Capriotti" di San Benedetto del Tronto è uno dei quattro musei scientifici delle Marche dove gli studenti potranno sperimentare iniziative didattiche e ludiche finalizzate allo sviluppo della conoscenza dell’ambiente naturale. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla cultura Vito D’Ambrosio, nell’ambito delle iniziative sulla valorizzazione dei 31 musei scientifici delle Marche. Il progetto-pilota, denominato "La didattica nei musei scientifici. Un museo per giocare", rientra nel più ampio programma di qualificazione del "Museo Diffuso", che comprende ben 246 istituti di tipologia varia. Ad elaborarlo è stato il Centro per i Beni Culturali della Regione Marche, che si è avvalso della consulenza scientifica dell’Università di Camerino. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’offerta didattica museale, in particolare dei servizi e del personale, sviluppando il gioco e la curiosità degli studenti, fattori importanti per una più facile assimilazione del sapere. Al riguardo, è prevista anche la possibilità che gli studenti tocchino concretamente i reperti naturalistici, in modo da sviluppare un rapporto emozionale e, quindi, la capacità di apprendimento. Tra le sperimentazioni ludico-didattiche, l’organizzazione di una "Caccia al tesoro tra gli acquari", l’applicazione multimediale di un ipertesto corredato di percorsi e giochi didattici sull’ambiente marino, la costruzione di una "vasca per esperienza tattile", al fine di consentire agli studenti di "toccare con mano" alcuni esemplari marini (granchi, razze, stelle marine). Sono, inoltre, previste visite guidate e la fornitura di pannelli didattici, schede di valutazione e depliant illustrativi. La progettazione scientifica dei materiali didattici è a cura dell’Università di Camerino. Responsabile dell’incarico è Maurizio Chiocchini, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Università di Camerino. L’avvio del progetto è previsto per la primavera-estate del 2001. Tra le iniziative, anche un corso finale per gli addetti ai musei scientifici e due giornate di studio presso la Scuola di Formazione Professionale di Treia. La spesa complessiva del progetto è di 112 milioni, di cui 40 ripartiti fra i Comuni di San Benedetto del Tronto, il Comune di Apecchio, la Provincia di Ancona e l’Università di Camerino. Il Museo ittico di San Benedetto, intestato ad Augusto Capriotti ricercatore di fama nel campo della microbiologia, ospita circa 5 mila esemplari di pesci, crostacei e molluschi. Non mancano anche cetacei, echinodermi, celenterati e fossili. Tra gli esemplari più interessanti, lo "squalo balena", lo "squalo tigre" di provenienza oceanica, le ossa di balenottera azzurra, la varietà più grande dei cetacei, e il Chirocefalo del Marchesoni, piccolissimo crostaceo (è lungo meno di un centimetro) che vive nel Lago di Pilato, sui Monti Sibillini. Il Museo è visitato ogni anno da circa 35 mila visitatori. Oltre al museo di San Benedetto, sono stati scelti anche altri tre musei, uno per ogni provincia: il Museo di Scienze Naturali "Luigi Paolucci" di Offagna per la provincia di Ancona, il Museo Scienze Naturali dell’Università di Camerino per la provincia di Macerata, il Museo dei Fossili e dei Minerali del Monte Nerone di Apecchio per quella di Pesaro.