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08/01/2001

AMBIENTE: VIA LIBERA AL PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA NATURALE "MONTAGNA DI TORRICCHIO"

E’ stata ridotta a due soli tipi di aree la zonizzazione della riserva naturale "Montagna di Torricchio", in provincia di Macerata: una, ‘integrale’, in cui l’ambiente conservato nella sua integrità é accessibile solo a studiosi e per scopi didattici; l’altra, ‘orientata’, in cui è vietato costruire opere edilizie, ampliare le costruzioni esistenti e realizzare interventi di trasformazione del territorio. In quest’area è, tuttavia, possibile svolgere attività produttive tradizionali, lavori di manutenzione e realizzare le infrastrutture necessarie all’attività di ricerca scientifica. E’ quanto stabilisce il Piano di gestione della riserva naturale approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Roberto Ottaviani e trasmesso al ministero competente per la definitiva adozione. Il Piano prevede anche l’istituzione di aree contigue dove, previa intesa con i Comuni interessati e la Regione, si potranno mettere in atto specifici programmi di intervento. In considerazione della scarsa antropizzazione dell’area, non sono previste ipotesi di sviluppo della riserva in sé; le uniche possibilità riguardano - è precisato nella delibera - l’ambito comprensoriale, in particolare i nuclei abitati di Torricchio, Capodacqua e Fematre, dove potrebbe essere realizzata una foresteria al servizio dell’attività di ricerca e didattica. Per quanto riguarda gli ambienti naturali e i manufatti interni alla riserva, è prevista la tutela integrale di boschi e dei pascoli, mentre viene permessa l’attività di sfalcio di alcuni terreni; ribadita anche la salvaguardia dei manufatti di pregio, come la pintura e il Casale Piscini, e dell’area circostante, dove sono consentiti interventi di manutenzione e restauro; l’area verrà recintata, per proteggerla dai vandali e il percorso scientifico-didattico sarà dotato di cartellonistica. Per quanto concerne gli ambienti naturali, i nuclei abitati e gli edifici compresi nell’area contigua, il Piano si limita a fornire indicazioni, da concordare con i Comuni interessati e con la Regione, su una serie di interventi: mantenimento delle continuità biologiche ambientali, restauro delle abitazioni, recinzioni dei coltivi e dei prati-pascolo, lavorazione dei terreni. La riserva "Montagna di Torricchio", compresa nel territorio dei Comuni di Pievetorina e di Monte Cavallo, ha una superficie di 317,2 ettari, di cui la maggior parte costituita da pascoli. L’area è ricca di 704 specie floristiche tipiche dell’Appennino centrale, tra cui alcune rarissime; numerosi anche gli esemplari faunistici - lepri, scoiattoli, volpi, lupi, caprioli, cinghiali, donnole – e le specie di uccelli nidificanti, ben 57. La riserva comprende anche manufatti di particolare valore storico-architettonico: una pintura e il Casale Piscini, testimonianza della vita pastorale di un tempo. Il Casale, parzialmente restaurato, è oggi utilizzato come base di appoggio per la gestione della riserva e come sede per le attività di ricerca scientifica da parte del Dipartimento di Botanica ed Ecologia dell’Università degli Studi di Camerino.