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Tredici miliardi e 141 milioni per l’adeguamento degli ospedali marchigiani alle norme di sicurezza. Sono stati assegnati dalla Giunta regionale - su proposta dell’assessore alla Sanità, Augusto Melappioni – a dieci Aziende sanitarie e a due ospedaliere, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio regionale.
Vengono finanziati i lavori nei seguenti nosocomi:
Ospedale di Fano (1.190 milioni concessi), Ospedale di Senigallia (1.067 milioni), Ospedale di Jesi (1.036 milioni), Ospedale di Osimo (1.167 milioni) Ospedale di Civitanova Marche (1.549 milioni), Ospedale di Macerata (525 milioni); Ospedale di San Severino Marche (425 milioni), Ospedale di Fermo (1.300 milioni), Ospedale di San Benedetto del Tronto (585 milioni), Ospedale di Ascoli Piceno (1.621 milioni), Ospedale San Salvatore di Pesaro (1.400 milioni), Ospedale di Torrette di Ancona (1.275 milioni).
Le Aziende sono tenute a utilizzare i finanziamenti esclusivamente per adeguare gli impianti, eccetto l’Azienda ospedaliera di Torrette che può utilizzare il finanziamento per far fronte ai danni causati dal piromane.
A seguito della pubblicazione del provvedimento del Consiglio regionale, sono pervenute in Regione richieste per un importo complessivo di oltre 30 miliardi. Sono stati finanziati totalmente gli importi reclamati, fatta eccezione per gli Ospedali di Civitanova e Ascoli (finanziamento parziale, data l’entità delle esigenze), di Fano (la somma assegnata consente di assumere i provvedimenti più urgenti), di Torrette e di San Severino (cifra decurtata per entrambe, in quanto non è stato previsto il requisito dell’autofinanziamento aziendale).
Per beneficiare dei finanziamenti stabiliti dal Consiglio regionale, i nosocomi dovevano essere classificati come “ospedali di rete”, prevedere interventi di adeguamento completi o stralci funzionali, la compartecipazione dell’Azienda, la non sovrapposizione con assegnazioni precedenti. Priorità è stata riconosciuta anche alle segnalazioni degli organi di vigilanza antinfortunistica.
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