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06/12/2000

PRESENTATA LA PUBBLICAZIONE 'IL SISTEMA AGRICOLO NELLE MARCHE. REPPORTO 2000', REALIZZATA DALL'UNIVERSITA' DI ANCONA E FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE FRA REGIONE E UNIONCAMERE

‘Il sistema agricolo nelle Marche. Rapporto 2000’, frutto della collaborazione fra la Regione e Unioncamere delle Marche, è il primo rapporto sulla situazione regionale del setto-re pubblicato dalla Franco Angeli Editore e curato dal Dipartimento di economia dell’Università di Ancona. Il libro è stato presentato presso la sede della giunta regionale dall’assessore all’agricoltura Luciano Agostini e dal presidente dell’Union Camere Ennio Gibellieri, durante un incontro con la stampa al quale ha partecipato anche il professor Franco Sotte che ha curato la direzione scientifica dell’indagine. “La pubblicazione – ha detto Agostini – prende il via da un progetto avviato dal precedente assessore all’agricoltura, Marco Moruzzi, ed é un lavoro d’ottima qualità del quale va dato merito a chi l’ha realizzato. E’, in definitiva, una grande operazione di monitoraggio che insieme alle iniziative già previste nel 2001 e 2002, fornirà un quadro completo sulla situazione agricola marchigiana che, credo, consentirà di fare un passo in avanti nell’elaborazione delle politiche di settore e servirà di base all’Osservatorio permanente del sistema agroindustriale marchigiano.” “Questa ricerca è – ha aggiunto Gibellieri – uno strumento importante per evidenziare gli sviluppi di un settore con un ruolo strategico nell’economia della nostra regione che, per usare una classificazione dell’OCSE, si è sempre mantenuta ‘significativamente rurale’ nonostante lo sviluppo industriale. Rapporto 2000 rappresenta un salto di qualità sotto il profilo tematico e del corredo statistico-informativo e ci auguriamo possa costituire un ser-vizio a chi è demandata la politica di programmazione.” In sintonia con gli interventi precedenti, il professor Sotte ha sottolineato che non si tratta di una ricerca accademica, ma di un vero prodotto di servizio. “Attraverso il quale pensiamo di aver dato un segno di continuità ad una regione in cui l’80% del territorio è coperto dall’agricoltura. “ (fb)