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01/12/2000

IL CONTRATTO GIORNALISTICO ENTRA NELL’EMITTENZA LOCALE MARCHIGIANA

Due delle principali emittenti televisive locali delle Marche, TVCM e TVRS, si sono impegnate ad applicare ai dipendenti che svolgono lavoro giornalistico, un contratto concordato tra la Federazione nazionale della stampa e AER-ANTI-CORALLO, l’Associazione che raggruppa, nella nostra regione come in Italia, la gran parte delle imprese radiotelevisive locali. Un protocollo in tal senso è stato siglato in Regione, alla presenza del presidente della giunta Vito D’Ambrosio, tra i segretari del sindacato dei giornalisti marchigiani, Piergiorgio Severini e della FNSI, Paolo Serventi Longhi, il Coordinatore nazionale dell’Associazione AER-ANTI-Corallo, Marco Rossignoli e i due amministratori di TVCM e TVRS, Boni e Betti. Questa delle Marche è la prima applicazione dopo l’accordo nazionale, un evento che segna un momento storico nello sviluppo dell’emittenza del nostro paese. Severini ha sottolineato come questo settore, per dimensione e diffusione territoriale, sia ormai un pezzo fondamentale dell’informazione la quale costituisce la condizione necessaria per accrescere democrazia e partecipazione. Per D’Ambrosio l’intesa è un passaggio significativo che fa sgretolare quel muro contro muro che ha caratterizzato i rapporti tra Emittenza e organizzazioni giornalistiche. A questo positivo risultato – ha messo in rilievo il presidente della giunta – ha dato un contributo anche la Regione, da un lato cercando di agevolare il dialogo tra le parti e dall’altro mettendo in campo misure e provvedimenti mirati come la legge regionale sull’informazione, la n. 51/97. Tale normativa ha infatti permesso nei primi tre anni di gestione di sostenere con intelligenza e rispetto dell’autonomia l’Emittenza locale, assegnando contributi in maniera selettiva, privilegiando nuova occupazione e innovazioni tecnologiche. Sia Boni che Betti hanno auspicato che il sistema regionale dell’emittenza riesca ad assorbire questo impegno e che il mercato si allarghi con maggiore richiesta di in informazione e più pubblicità. Anche Rossignoli ha rimarcato la svolta che si è determinata con l’applicazione del contratto, che si distacca da quello classico e canonico della categoria, introducendo le specificità del settore e il massimo della flessibilità. Non va infatti dimenticato che la figura del teleradiogiornalista che viene creata prevede l’utilizzo di tutti gli strumenti propri della comunicazione di questo settore, compreso il montaggio. Il coordinatore di Aer-Anti-Corallo ha poi affermato che tutte le imprese marchigiane di questo comparto hanno dato la loro disponibilità ad applicare il contratto, chiudendo così una lunga fase di contenzioso. Anche Vincenzo Varagona, presente alla firma come segretario del Sigim che ha aperto ed avviato nelle Marche questa lunga e complessa vertenza oggi risoltasi positivamente, ha ricordato che il significato della battaglia non può essere ricondotto solo all’interesse della categoria; il confronto ha messo al centro degli obiettivi, fin dall’inizio, una informazione di qualità e professionale. Serventi Longhi, infine, ha ringraziato D’Ambrosio e la Regione ed ha sottolineato che la Federazione ha compreso come non si poteva più rappresentare il variegato pianeta dell’informazione con un unico strumento contrattuale. Era necessario allargare gli orizzonti in una concezione che va oltre il problema del lavoro in sé. L’informazione locale è fondamentale e la qualità va ricercata sempre: non possono esistere diversi giornalismi. La nuova fase che si è aperta con il contratto vuole assicurare, anche nell’emittenza, i principi con i quali i giornalisti da sempre lavorano sia per rispondere ad un’etica che a regole deontologiche precise.