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30/11/2000

LA QUALITA' DEL GRANO DURO A DIFESA DEL CONSUMATORE E DEL REDDITO DEI PRODUTTORI - ILLUSTRATI I RISULTATI DI UN PROGETTO REGIONALE

Il tema della qualità del grano duro marchigiano è stato al centro di un apposito Convegno che si è tenuto oggi all’ASSAM: l’occasione per presentare i dati di un apposito progetto, voluto fortemente dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e realizzato dall’ASSAM, l’Agenzia per i Servizi all’Agroalimentare. Per il secondo anno consecutivo si è lavorato a questo programma che consiste nella messa in rete di ben 22 centri di ammasso, che incentivano l’immagazzinamento di partite qualitativamente omogenee, gradite al mercato e all’industria. Determinante è stato a questo proposito l’apporto delle due Unioni di cerealicoltori – UNACE e UIAPROF – che hanno lavoro con il coordinamento dell’Istituto nazionale di cerealicoltura. L’obiettivo è chiaro ed è quello di garantire una qualità maggiore e spuntare prezzi migliori per il produttore: nella sostanza un intervento che soddisfa sia il consumatore che il produttore. I cereali in genere ed in particolare il grano duro rappresentano una coltura importante per le Marche, che sono tra i principali interlocutori delle grandi industrie produttrici di pasta. Con 137 mila ettari seminati sono importanti nella dinamica aziendale dell’impresa agricola; ma, negli ultimi anni, la riduzione dei prezzi di vendita e degli aiuti comunitari hanno dimensionato di molto il reddito degli agricoltori. Quindi la strada per continuare a garantire un futuro alla coltura è proprio quella della qualità, come ha ricordato nel suo intervento introduttivo, l’amministratore unico dell’ASSAM, Galliano Micucci, che ha sottolineato che l’importante, a questo proposito, è assicurare che tale garanzia si realizzi in tutte le varie fasi della filiera. E quindi il progetto che è già operativo (i risultati si possono anche vedere entrando nel sito della Regione Marche e quindi in quello dell’Assessorato Agricoltura www.regione.marche.it) rappresenta una ottima possibilità per dare prospettiva alla coltura. Non va dimenticato che quella della qualità dei cereali è un punto di forza particolare nella nostra regione, che ha dato i natali al famoso genetista Nazareno Strampelli, conosciuto proprio per aver lavorato in questo settore e aver migliorato questa coltivazione in tutto il mondo. Dopo l’intervento di Andrea Bordoni dell’Assessorato all’Agricoltura, hanno parlato Pierluigi Crescentini e Giuliano Mazzieri, tecnici dell’ASSAM, quindi i risultati della rete dei centri di stoccaggio nazionale e regionale sono stati fornito da Catia Governatori, sempre dell’ASSAM e dal rappresentante dell’Istituto per la cerealicoltura. Molti i partecipanti, produttori di prestigiosi pastifici marchigiani, ricercatori universitari, associazioni di categoria. I lavori del Convegno sono stati coordinati dal Prof. Rodolfo Santilocchi dell’Università di Agraria di Ancona. (e.r.)