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28/11/2000

"LA QUALITA' DEL GRANO DURO NELLE MARCHE": CONVEGNO DELL'ASSAM, IN COLLABORAZIONE CON LA REGIONE

I cereali in genere, e in particolare il grano duro, rappresentano una coltivazione strategica per l’economia agricola marchigiana. Con 137 mila ettari seminati, garantiscono un notevole contributo economico alle aziende. Ma la riduzione dei prezzi di vendita e degli aiuti comunitari, registrati negli ultimi anni, hanno ridimensionato i margini di guadagno degli agricoltori. Una delle coltivazioni tipiche dell’area mediterranea sta perdendo…terreno! Le difficoltà registrate dal settore mettono a rischio la stessa economicità di una coltura caratteristica delle Marche. Come uscirne?. La strada da seguire è quella della qualità. È con quest’ottica che l’Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare delle Marche), per il secondo anno consecutivo, ha attuato il progetto “Qualità grano duro nelle Marche”, che verrà illustrato nel corso di un convegno in programma - giovedì 30 novembre, dalle ore 9.30 alle 14.00 – presso la Sala consiliare dell’Assam (Ancona, Via Alpi n° 21). Interverranno l’amministratore unico, Galliano Micucci; funzionari dell’Assam, dell’assessorato regionale all’Agricoltura, dell’Istituto sperimentale per la cerealicoltura; rappresentanti della grande e piccola industria pastaia, del settore molitorio marchigiano e delle associazioni cerealicole; oltre a Gino Pecorino, ricercatore dell’Università di Catania, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Luciano Agostini, che concluderà l’incontro. L’interesse per la coltivazione del grano duro è subordinato al recupero della redditività. Obiettivo conseguibile attraverso la valorizzazione del frumento che necessita, però, di una riorganizzazione dell’intera filiera, cioè di tutta la catena produttiva che lega l’agricoltura alla commercializzazione, in modo che all’agricoltore torni una parte del valore conseguibile con la trasformazione. Inoltre andrebbero migliorate le informazioni sulle scelte varietali (in funzione delle esigenze dell’industria) e sulle tecniche agronomiche. Le Marche, attraverso l’Assam, hanno già operato passi significativi in questa direzione. È attiva una rete regionale di stoccaggio dei cereali, con 22 centri di ammasso, che incentivano l’immagazzinamento di partite qualitativamente omogenee, gradite al mercato e all’industria, in modo da spuntare prezzi migliori. La qualità, dunque, è l’arma indispensabile per vincere la battaglia della competitività, come verrà chiaramente illustrato nel corso del convegno promosso dall’Assam, in collaborazione con la Regione Marche, l’Istituto sperimentale per la cerealicoltura, l’Unace e l’Uiaprof.