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16/11/2000

LA REGIONE OFFRE POSSIBILITA’ DI STABILIZZAZIONE ANCHE AI SOGGETTI GIA’ USCITI DAL LAVORO.

Dopo aver previsto incentivi agli Enti e alle imprese per la stabilizzazione dei lavoratori impegnati nei progetti socialmente utili, la Giunta regionale è intervenuta con un nuovo provvedimento per cercare di recuperare una serie di situazioni di sofferenza e dare così modo di rientrare nel ciclo lavorativo anche ad una serie di soggetti che ne erano usciti. La possibilità di rientrare nel ciclo lavorativo riguarda alcune categorie di soggetti che siano in possesso di ben determinati requisiti. In primo luogo quelli che pur avendo maturato 12 mesi di attività al 31 dicembre ’99 hanno cessato l’attività lavorativa al 30 aprile 2000 per rinuncia dell’Ente alla continuazione del progetto; secondariamente i lavoratori che pur non avendo maturato i 12 mesi di attività alla fine del ’99 stiano proseguendo nell’attività degli LSU perché l’Ente ha deliberato la continuazione con oneri a proprio carico; terza ed ultima categoria ad essere interessata è quella dei lavoratori che non hanno il requisito dei 12 mesi di anzianità, che siano cessati dall’attività per mancata proroga dell’Ente e comunque per rinuncia del datore di lavoro alla prosecuzione con oneri a proprio carico. La Regione offrirà un contributo di 860 mila lire mensili per ogni soggetto coinvolto, agli Enti pubblici che utilizzino lavoratori che, pur non avendo maturato un’attività di 12 mesi al 31 dicembre ’99, continuino ad essere impegnati negli LSU dietro regolare delibera dall’Ente stesso e sorretti da un piano di stabilizzazione occupazionale. La stessa entità di contributo è concessa agli Enti pubblici che promuovano nuovi progetti che impenghino lavoratori comunque usciti dagli LSU (in pratica rientrino nella prima e terza fattispecie sopra indicata). I progetti in questione dovranno essere presentati alla Commissione regionale per il lavoro entro il 30 novembre 2000.