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07/11/2000

RISCHIO ESONDAZIONI: LA RETE DI MONITORAGGIO DEI FIUMI E' ATTIVA. LA NUOVA SALA DELLA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE CONTROLLA IN TEMPO REALE L'ANDAMENTO DEI LIVELLI DELL'ACQUA.

Il primo novembre scorso è stato effettuato il primo turno di presidio delle strumentazioni destinate a monitorare lo stato dei corsi d’acqua nel territorio regionale. La “sala situazioni” - così denominata perché nella terminologia di protezione civile diventa “sala operativa “ solo se sussiste un’emergenza e quindi un coordinamento di funzioni - è situata a piano terra del Palazzo Rossini, in via Gentile da Fabriano. La sala è dotata di apparecchiature informatiche che permettono di verificare in tempo reale l’andamento dei livelli dei fiumi e la velocità di un’eventuale onda di piena, in modo che sia possibile, se necessario, disporre l’allerta delle popolazioni che vivono in zone a rischio di esondazioni e fornire le informazioni ai comuni sull’andamento di condizioni meteorologiche avverse. “Questa struttura – ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile, Lidio Rocchi – si pone, in primo luogo, come utile supporto e referente di comuni, istituzioni, enti locali e di tutti i soggetti coinvolti nelle operazioni di soccorso e può fornire anche informazioni ai cittadini in difficoltà indicando loro le più idonee strutture di emergenza a cui fare riferimento a seconda del tipo di situazione.” “Fra breve – ha proseguito Rocchi - sarà attivato anche il collegamento con l’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata a cui è stata affidata la realizzazione della rete sismometrica marchigiana per l’osservazione e il monitoraggio degli eventi sismici. “ La sala è presidiata “H24”, cioè 24 ore su 24, da personale appositamente addestrato che può fare riferimento a tecnici e responsabili in reperibilità anch’essi 24 ore al giorno. Il numero telefonico a cui fare riferimento è 071 8064163. “La funzionalità della “sala situazioni” – ha concluso l’assessore Rocchi- è una prima fondamentale fase di realizzazione di un progetto di più ampio respiro, destinato a dotare la Regione, sempre più centrale nel sistema di Protezione Civile, di strumenti tecnici avanzati che consentano di tutelare, “la vita e i beni” delle popolazioni e a fornire un supporto, in stretto raccordo con le componenti attive, il più valido e puntuale possibile nel superamento delle emergenze che dovessero presentarsi. “ (ad’e)