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24/10/2000

OSSERVATORIO DEI PREZZI. DAL 1997 RISPARMI SU ALCUNI ACQUISTI DELLE AZIENDE SANITARIE MARCHIGIANE

Dal 1997 le Aziende sanitarie marchigiane hanno risparmiato un 10% sull’acquisto di un “paniere selezionato” di prodotti di consumo. Si tratta di beni economali (quali pasta, cancelleria…), farmaci, materiali diagnostici e ausiliari (come, ad esempio, pannoloni, traverse, ecc.)che per rilevanza quantitativa e qualitativa costituiscono un parametro significativo di valutazione della spesa sanitaria. Il dato emerge dalle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio dei prezzi della Regione Marche. “Economie rilevanti - commenta l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni - legate indubbiamente al controllo periodico del mercato degli acquisti e allo scambio di informazioni tra le Aziende del sistema sanitario marchigiano”. L’Osservatorio dei prezzi della Regione Marche è stato avviato dall’Agenzia regionale sanitaria nel 1997. Mette a confronto i dati delle forniture dei beni di tutte le Aziende sanitarie della Regione, mediante rilevazioni semestrali dei contratti di acquisto stipulati. I beni sottoposti a monitoraggio sono passati da 180 nel 1997 a 530 nell’ultima rilevazione (la sesta e attualmente è in corso la settima). Dalla sua attivazione (1997) sono stati segnalati effetti positivi in termini di maggiore attenzione all’economicità degli acquisti da parte delle Aziende, dimostrata dalla riduzione della spesa rispetto al 1997 (sulla base del campione estrapolato dai 530 prodotti monitorati). “Per la Regione – sottolinea Melappioni - l’Osservatorio rappresenta un sistema di controllo sulla spesa per beni e servizi, in termini di prezzi e di volumi di acquisto, nonché uno strumento per verificare, tra aziende diverse e in tempi diversi, l’andamento dei prezzi pagati. Con l’Osservatorio i responsabili degli approvvigionamenti delle Asl dispongono, invece, di appositi elaborati che rilevano tutte le condizioni di acquisto, in base alle quali scegliere il fornitore più conveniente, o rinegoziare le condizioni contrattuali, qualora siano particolarmente svantaggiose”. Se gli ultimi anni sono stati positivi per i rifornimenti delle Aziende sanitarie, i margini di miglioramento restano ancora significativi. “Contestualmente all’azione dell’Osservatorio regionale – spiega l’assessore Melappioni - nel 1998 è stato avviato l’Osservatorio interregionale dei prezzi, nell’ambito della Convenzione per la collaborazione interregionale nella Sanità sottoscritta dalle Regioni Marche, Toscana ed Umbria. L’Osservatorio interregionale compara i dati relativi ai prezzi dei beni e servizi acquisiti dalle Aziende sanitarie e raccolti dagli Osservatori dei prezzi esistenti presso le singole Regioni, allo scopo di creare un bacino di acquisti di riferimento per le Aziende sanitarie del Centro Italia. L’aggregazione dei dati è annuale ed effettuata in tutte le 40 Aziende sanitarie delle regioni (18 delle Marche, 16 della Toscana e 6 dell’Umbria), relativamente ad un elenco di 250 prodotti. A tutt’oggi sono stati pubblicati due report, nel 1999 per gli acquisti del 1998 e nel 2000 per gli acquisti del 1999, che dimostrano come la variabilità dei comportamenti delle Aziende sia maggiore nel confronto interregionale e come le possibilità di risparmio aumentino all’aumentare dell’ampiezza del mercato di riferimento”. Acquisti comuni, quindi, a livello interregionale, garantirebbero ampi margini di una ulteriore riduzione de prezzi. C’è da sottolineare, infine, che quello avviato dalle Regioni dell’Italia centrale è il primo ed unico Osservatorio interregionale dei prezzi attivo a livello nazionale, essendo risultati vani, fino ad ora, i tentativi di costituire un Osservatorio nazionale.