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23/10/2000

LA CONFERENZA NAZIONALE DEL TURISMO: ROMA 12/13 OTTOBRE 2000. L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE AL TURISMO LIDIO ROCCHI

“La partecipazione dei rappresentanti del Governo, di Regioni, Autonomie Locali e delle categorie economiche e sociali – ha detto l’assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi, di ritorno dalla Conferenza nazionale del turismo tenutasi a Roma il 12 e 13 ottobre 2000 - è stato un successo per il settore, che ha affrontato le tematiche del 2000 in modo aperto, innovativo e collaborativo. Un confronto senza steccati per un turismo profondamente mutato dal punto di vista della domanda ed offerta che hanno portato profondi riflessi giuridici ed economici. Ci sono, per cui, i presupposti per una politica d’ulteriore sviluppo e di effettivo decentramento, secondo i principi di sussidiarietà. Su molti aspetti: fiscalità, demanio marittimo, sicurezza pubblica , trasporti e riconoscimento dell’impresa turistica nell’ambito UE.” E’ stata una Conferenza indispensabile per le Regioni che devono raccordarsi con lo Stato, rafforzando un quadro di certezza giuridica, sviluppo e concertazione. “Si tratta di pretendere un ruolo paritario senza invasioni di campo e fornire agli Enti Locali le risorse per le funzioni trasferite o delegate – ha aggiunto Rocchi -, va apprezzato quindi che il ministro Letta e il sottosegretario Fabris abbiano accolto le proposte delle Regioni: un segno di buona volontà che fa ben sperare. Viste le difficoltà in Parlamento della legge quadro sul turismo, che auspico vengano superate, occorrerà chiarirsi, sulle linee guida e sui principi ed obiettivi per valorizzare e sviluppare il sistema turistico. Anche se la posizione delle Marche non è sembrata condivisa, ribadiamo la necessità di un’elaborazione comune (Dipartimento Turismo – Regione) che certo tenga conto dell’autonomia delle Regioni, ma fornisca elementi unitari di riferimento per le normative regionali. Criteri disomogenei per la classificazione degli alberghi o procedure diverse per l’apertura di agenzie e l’esercizio di attività professionali, per esempio, creano troppe disparità. Aspetto, su cui sarà necessario fare chiarezza in sede di coordinamento interregionale.” Dal dibattito della Conferenza è emerso che il riconoscimento dell’impresa turistica in sede U.E., é un obbiettivo da perseguire con determinazione, così come l’inserimento del turismo nel testo del trattato istitutivo dell’UE. Il ministero deve adottare le iniziative più efficaci anche a causa dell’opposizione d’alcuni Paesi nordeuropei. Sull’attività legislativa della Regione Marche riferita a vari settori del turismo, l’assessore ha sottolineato le leggi e normative varate, caratterizzate dalla semplificazione procedurale per un turismo che, essendo ormai risorsa economica a pieno titolo, esige risposte immediate, improntate a economicità, efficacia e pubblicità dell’azione. “Abbiamo anticipato la Bassanini, trasferendo le deleghe a Province e Comuni, con particolare attenzione a creare un efficente sistema delle autonomie locali. Un risultato che, grazie alla collaborazione e concertazione con le associazioni di categoria, si consoliderà con il riordino organico dell’intera legislazione regionale.” Anche le ‘nuove’ forme di turismo, hanno trovato attenta la Regione: in particolare la promozione del turismo ‘plein air’, l’incentivazione dei campeggi didattico-educativi e la regolamentazione del ‘bed and breakfast’, che sta suscitando un diffuso interesse, anche per il Giubileo. In sintesi, in questi anni, l’azione è stata al passo con i tempi, pronta alle novità, al decentramento, snellimento e semplificazione dell’attività amministrativa. La Regione Marche, inoltre, per le funzioni delegate e il rilascio o rinnovo delle concessioni demaniali, si avvale delle Capitanerie di porto, con risultati, pur nei limiti imposti dalla legislazione, unanimemente apprezzati. Un ulteriore impulso verrà dalla L.R. 10/1999 che delega ai Comuni le funzioni per le concessioni di beni del demanio marittimo, con benefici alle attività balneari assurte al ruolo di “imprese” nel comparto turistico nazionale. “Sulla fiscalità – dice Rocchi - concordo sulla necessità che Ministeri e Regioni affrontino la questione considerando competenze e ruoli di ciascuno, mentre per la sicurezza pubblica sono necessarie nuove sinergie per debellare i fenomeni di microcriminalità. Non c’è dubbio, infine, che per battere la promozione dei Paesi concorrenti, dobbiamo sfruttare le potenzialità dell’Enit che garantiscono presenza sui mercati internazionali: non solo per ragioni economiche, ma anche per la professionalità dei suoi uffici di rappresentanza e la conoscenza del mercato, soprattutto in aree strategiche. L’avvio, per cui, del processo di ‘autoriforma’ Enit va visto con favore, così come le sinergie con le sue delegazioni nei vari Paesi, le Camere di Commercio all’estero e l’ICE. Ma non ci si può fermare qui. Regioni e Enit devono collaborare per diffondere l’immagine dell’Italia come un’armoniosa sommatoria di peculiarità ed eccellenze: un salto di qualità anche operativo affinché le Regioni non siano più ‘ospiti’ dell’Ente, ma partecipi di obbiettivi, programmi e strategie, nell’ambito dei quali possono aprirsi anche possibilità unitarie di formazione e aggiornamento tecnico e professionale.” “Sono convinto, per cui - ha concluso l’assessore regionale al Turismo - che la Conferenza non rimarrà fine a se stessa ma costituirà l’avvio di un rapporto nuovo tra Stato, Regioni, Enti locali e soprattutto con le categorie economico-sociali.” (fb)