Il modello dell’Istao (Istituto Adriano Olivetti) di Ancona, mirato alla formazione di manager per piccole e medie imprese, rappresenta un riferimento da ‘clonare’ in Argentina, in particolare nella regione di confine fra le Provincie di Buenos Aires e Santa Fè; alla Regione interessa, al contrario, ‘esportare’ quel modello per migliorare i rapporti con un Paese dal quale possono venire importanti scambi per l’economia marchigiana.
Questo il motivo per cui la delegazione composta da rappresentanti politici, economici e del mondo universitario argentino, che ieri si é incontrata con quelli del mondo accademico anconetano, é stata ricevuta dal presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio e dall’assessore Cristina Cecchini.
L’iniziativa, alla quale era presente Paolo Pettinati, presidente Istao, non era solo di circostanza: alla Regione, infatti, è stato chiesto di promuovere iniziative per sostenere il progetto formativo in fase di studio fra l’Ateneo anconetano e quello di Rosario, rivolto ai giovani manager argentini.
“Un’ipotesi molto interessante – ha detto D’Ambrosio – perché la Regione è socio fondatore e finanziatore di quell’istituto e crede molto nella sua validità, ma anche perché con l’Argentina stiamo costruendo rapporti stretti, favoriti dall’importante presenza di emigrati marchigiani e sulla quale sarà possibile appoggiare scambi a tutti i livelli. La Regione, per questo motivo, potrebbe attivare borse di studio previste dalla legge regionale per l’emigrazione.”
“Ma potremmo promuovere scambi anche in senso opposto – ha aggiunto Cristina Cecchini –, per consolidare i rapporti in funzione di una crescita formativa, professionale e culturale.”
A parere dei rappresentanti della delegazione, che conoscono bene la realtà marchigiana, il modello dell’Istao può funzionare bene nella loro terra, perché il tessuto imprenditoriale ed economico è molto simile a quello marchigiano.
(fb)
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