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08/09/2000

"ALLO STUDIO UNA LEGGE PER GLI ANZIANI". LO HA ANNUNCIATO SECCHIAROLI IN UN INCONTRO CON I SINDACATI SULL'ATTUAZIONE DEL PIANO SOCIO-ASSISTENZIALE

“Siamo la regione dove si vive più a lungo e meglio e vi è la necessità di una vera politica in favore degli anziani e, quindi, di una legislazione specifica. Per questo proporrò nei primi mesi del 2001 una legge regionale che inquadri globalmente le problematiche legate a questa fascia di popolazione sempre più numerosa.” Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale ai Servizi sociali, Marcello Secchiaroli nel corso di un incontro presso la sede della giunta regionale, con le Organizzazioni sindacali regionali di categoria FNP-CGIL, CISL, UIL e dei Pensionati (SPI) per un confronto-aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano socio-assistenziale. “L’intenzione – ha spiegato ancora Seccharoli- è quella di predisporre, in stretta collaborazione con l’assessorato alla Sanità, una normativa, alla quale lavorerà un apposito gruppo di lavoro, che affronti sotto ogni aspetto il problema Anziani: non solo interventi assistenziali, ma valorizzazione delle risorse e delle potenzialità che gli ultrasessantenni possono ancora esprimere. Altro argomento da affrontare concretamente all’interno della legge, la residenzialità e le Case di Riposo. Una specificità, questa, della nostra regione che però va regolamentata: sia sotto il profilo della qualità e quindi premiante per chi lavora bene, sia della parità di trattamento economico nelle diverse strutture. L’esigenza è quella di uniformare le prestazioni per assicurare pari dignità a tutti gli anziani.” Un confronto certamente positivo e utile quello di oggi con le OO.SS. di categoria che hanno condiviso sostanzialmente l’impostazione e la filosofia del Piano sociale per il quale Secchiaroli ha chiesto un coinvolgimento operativo di soggetti pubblici, privati e di amministratori per avviare un sistema integrato di interventi e servizi che rappresenta una svolta fondamentale nel settore dei servizi sociali e che presuppone un cambio di mentalità. L’assessore ha informato i rappresentanti sindacali sulle ultime fasi procedurali, preliminari alla partenza del Piano Sociale: con una circolare inviata alle Province è stata ricordata l’esigenza di individuare i tre referenti per l’osservazione e il monitoraggio sull’applicazione del Piano, nell’immediata prospettiva della definizione degli Ambiti territoriali. Entro il 31 ottobre, infatti, “ la tabella di marcia” del Piano prevede l’approvazione degli ambiti da parte della Conferenza dei Sindaci. Un‘ulteriore esigenza da valutare insieme a tutti i soggetti coinvolti è, secondo Secchiaroli, quella di proporre alcune linee guida per la nomina dei Coordinatori d’Ambito e degli Uffici di Promozione sociale. L’assessore ha poi riferito di un prossimo incontro con le Fondazioni Bancarie, direttamente coinvolte nei bilanci d’Area e della realizzazione di un Corso di formazione per l’attuazione del Piano che interesserà 900 persone tra operatori pubblici e privati e amministratori. A tale proposito, da parte delle organizzazioni sindacali (Gabriele Paolucci Fp-Cgil e Alfredo Masuzzo FPS –Cisl) è stata rilevata la necessità di verificare le dotazioni di personale nei Comuni e le professionalità da destinare all’applicazione del Piano socio-assistenziale. Importante - secondo Masuzzo -anche l’attività di verifica periodica sulla concreta applicazione del Piano. Serresi, della Cisl Pensionati, ha sottolineato la necessità, in questa fase, di confronti e consultazioni preventive alle realizzazioni di interventi. Mentre Venturi, della CGIL, ha proposto la realizzazione di strumenti organizzativi per individuare modelli sperimentali di riferimento sul territorio. Su quest’ultimo punto Secchiaroli ha spiegato che sarà istituito una sorta di staff tecnico interdisciplinare – assessorato ai Servizi sociali e assessorato alla Sanità - per dotare tutti i territori di modelli validi e significativi di integrazione socio sanitaria. Le proposte dell’assessore e le posizioni dei sindacati espresse nel corso dell’incontro sono state l’occasione per l’inizio di una vera e propria concertazione. (ad’e)