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06/09/2000

RAFFINERIA API : LA GIUNTA RICORRE AL TAR CONTRO LA PROROGA. NUOVO PIANO ENERGETICO E PROGETTO DI RICONVERSIONE DELL'AREA.

Il presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio ha comunicato alla giunta che si è accertato che il Ministero dell’Industria non ha mai notificato alla Regione Marche le decisioni in materia di proroga della concessione alla raffineria Api di Falconara Marittima. Non vi sono, quindi, ragioni per l’inammissibilità del ricorso al TAR competente (Lazio) e pertanto, come già deciso dal governo regionale, il presidente firmerà la costituzione in giudizio contro l’atto del Dicastero che ha unilateralmente concesso all’API di continuare l’esercizio dell’attività fino al 2020. Sempre su questo tema la giunta ha inoltre incaricato l’assessore Gian Mario Spacca di riprendere in esame lo schema di progetto di Piano energetico regionale. Attraverso uno specifico incarico si dovrà studiare un nuovo scenario che permetta alle Marche di raggiungere la sua autosufficienza e i suoi obiettivi strategici in questo settore senza la produzione di energia elettrica della centrale di cogenerazione oggi funzionante all’interno della raffineria. La Giunta ha infine dato mandato all’assessore all’ambiente Roberto Ottaviani di adoperarsi affinché sia redatto, nell’ambito dello studio generale di riconversione previsto dalla Convenzione Regione Marche-Ministero dell’Ambiente e finanziata per 4 miliardi di lire, anche un progetto preliminare per la riconversione socio economica dell’area interessata dalla raffineria prevedendo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Tale obiettivo sarà inserito nell’ambito delle convenzioni che l’ARPAM e l’ENEA dovranno sottoscrivere, come già previsto dallo studio generale di riconversione, con la Regione Marche per assicurare sia il monitoraggio che la messa in sicurezza degli impianti, attività il cui costo complessivo è di 700 milioni di lire, già compreso all’interno della somma disponibile di 4 miliardi.