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11/08/2000

PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER L'ANNO 2000: ACCORDO REGIONE - SINDACATI

Le prestazioni ambulatoriali erogate entro la fine dell’anno sono disciplinate da un accordo sottoscritto dalla Regione Marche e dalle organizzazioni sindacali di categoria: Anisap (Associazione nazionale italiana servizi accreditati privati) e Asarm (Associazione dei servizi accreditati della regione Marche). Su proposta dell’assessore alla Sanità, Augusto Melappioni, la Giunta regionale ha approvato i criteri provvisori per la definizione dei Piani aziendali delle Usl marchigiane. L’ambito di applicazione degli accordi – in base alla legge regionale 20/2000 - viene affidato alla Giunta, sentita la Commissione consiliare competente. In attesa che venga completata la procedura, l’esecutivo ha individuato le norme che le Ausl devono seguire, sino al 31 dicembre, per programmare l’attività ambulatoriale e consentire una preventiva definizione dei costi. “L’accordo rappresenta uno strumento idoneo a garantire l’uniformità dei rapporti e delle prestazioni sull’intero territorio regionale – ha dichiarato l’assessore Melappioni – permettendo alla Regione di adottare i criteri definitivi di regolamentazione di questo importante settore della sanità marchigiana”. Le attività disciplinate sono quelle ambulatoriali, comprese le odontoiatre (con esclusione della spesa per le protesi), la diagnostica strumentale e di laboratorio. I cittadini possono accedere alle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private nel pieno rispetto del principio di libera scelta. L’accordo sottoscritto destina all’assistenza ambulatoriale le risorse individuate dal riparto del Fondo sanitario regionale; il numero delle prestazioni assicurate nel secondo semestre 2000 non può superare quello registrato nei primi sei mesi (fatti salvi specifici casi autorizzati dalle stesse Usl). Nell’eventualità che alla fine dell’esercizio risultasse, alle tariffe correnti, una spesa superiore a quella programmata, l’Azienda Usl opererà una riduzione tariffaria direttamente proporzionata all’eccedenza di spesa, per ciascuna branca specialistica, erogata sia nelle strutture pubbliche, che in quelle private. I criteri regionali saranno recepiti a livello di singola Usl che dovrà definire, localmente, le attività da potenziare e quelle da contenere – sempre provvisoriamente – sulla base delle analisi delle prestazioni erogate nel biennio 1998/1999. Le priorità sono quelle indicate dai Piani sanitari nazionale e regionale, dai programmi di prevenzione, e dalle norme che disciplinano le malattie sociali. Tra i settori che vanno implementati figurano le attività di day-hospital e di day-surgery (in pratica le attività ospedaliere che prevedono una giornata di ricovero), l’assistenza residenziale e semi-residenziale ai non autosufficienti, la diagnostica ecografica, le campagne di sreening per la diagnosi precoce dei tumori femminili, la terapia oncologica, le sedute di dialisi.