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04/07/2000

EUROPEI DI CALCIO. DISAPPUNTO DELLA REGIONE PER I MALTRATTAMENTI AI DISABILI E AI GIORNALISTI

La Giunta regionale esprime un profondo disappunto per gli incresciosi episodi avvenuti, in Olanda, a margine della finale di calcio per il titolo europeo tra Italia e Francia, che hanno visto vittime 140 disabili italiani e una troupe della Rai. Il trattamento riservato dai responsabili dello stadio di Rotterdam ai disabili, ai giornalisti e ai 200 volontari dell’Unitalsi si è rivelato inacettabile, quanto assurdo. A nome della Giunta, il presidente Vito D’Ambrosio ha espresso solidarietà alle persone coinvolte, stigmatizzando – come indegno per un paese civile – il comportamento del personale olandese che ha cercato di soffocare con la violenza la libertà di stampa e il diritto di cronaca. D’Ambrosio ha manifestato la solidarietà dell’esecutivo regionale ai giornalisti, aggrediti solamente perché documentavano una palese discriminazione nei confronti del gruppo di disabili, presenti a Rotterdam per assistere – come cittadini – alla partita della loro nazionale. Gli assessori Carmen Mattei e Marcello Secchiaroli hanno manifestato stupore per come un episodio del genere sia potuto accadre in un paese considerato a welfare avanzato. In un campo di gioco, per di più, che, seppur ospitando una importante competizione sportiva internazionale, non era attrezzato per accogliere i disabili, trasportati a spalla per un centinaio di gradini. Evidentemente l’abbattimento delle barriere architettoniche è ancora un problema in certe nazioni dell’Europa Unita. Ai disabili italiani è stato palesemente negato il loro sacrosanto diritto di seguire la partita come qualsiasi tifoso e la pretesa dei responsabili olandesi di gestire la situazione coi canoni di un’efficientismo disgiunto dalla solidarietà ha rappresentato un esempio negativo per tutta l’Europa. Mattei, in particolare, non crede che si sia voluto assumere un atteggiamento discriminatorio espressamente rivolto agli italiani, ma le offese personali sullo stato fisico dei disabili – se confermate - denoterebbero un limite culturale preoccupante, sconfinando in forme di razzismo allarmanti. L’assessore ha, infine, manifestato gratitudine per il lavoro svolto dai volontari dell’Unitalsi anche in questa delicata trasferta a Rotterdam. (r.p.)