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03/02/2000

LA FOTOGRAFIA DELLA RETE IDIRICA DELLE MARCHE: UN SEMINARIO ORGANIZZATO IL 9 FEBBRAIO PER PRESENTARE LA RICOGNIZIONE DELLE INFRASTRUTTURE.

Una fotografia del sistema della rete idrica nelle Marche. Questo, in sintesi, il risultato del lavoro di ricognizione delle infrastrutture condotto dalle cinque aziende incaricate dalla Regione Marche (ASPES di Pesaro, AMS - Consorzio Gorgovivo di Ancona, APM di Macerata, Consorzio del Tennacola di Sant’Elpidio e Consorzio idrico del Piceno di Ascoli Piceno, coordinate dalla CISPEL - Marche) e che sarà presentato in un seminario, mercoledì 9 febbraio, alle ore 9.30 presso la sede della giunta regionale, in Via Gentile da Fabriano, ad Ancona. La giornata seminariale sarà introdotta dal dirigente del Servizio Tutela e Risanamento ambientale, arch. Antonio Minetti e dall’arch. Velia Cremonesi, dell’ufficio risorse idriche. Le conclusioni sono invece affidate all’assessore all’Ambiente, Edoardo Mentrasti. I tre settori indagati nella ricognizione, che ha utilizzato specifici fondi ministeriali, erano le acque reflue, l’acqua potabile, gli acquedotti per uso non potabile, previsti dalla legge regionale 18/98 sulla gestione delle risorse idriche. La ricognizione ha quindi riguardato tutte le opere di adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione presenti nel territorio marchigiano, caratterizzandosi per l’omogeneizzazione della metodologia di ricerca e di elaborazione dei dati raccolti nei cinque Ambiti Territoriali Ottimali. Si tratta, infatti, di un lavoro innovativo rispetto ad altre Regioni, sia dal punto di vista dell’estensione all’intero territorio regionale che dell’uniformità dei criteri di indagine e di interpretazione dei dati. Un’uniformità che consentirà di inserire tutte le informazioni in una Banca Dati, consultabile da tutti gli interessati. La ricognizione delle infrastrutture idriche, oltre che costituire uno studio propedeutico ai fini dell’annuale Relazione sullo Stato dell’Ambiente e dell’attuazione della seconda fase del Piano di Tutela delle acque, rappresenta anche un indispensabile strumento per razionalizzare gli interventi a servizio del ciclo idrico integrato.(ad’e)